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Imanol Almudí, Ceo di Grupo Agroponiente:

"La nostra quota di mercato per angurie e meloni aumenterà in maniera significativa"

La campagna delle angurie e dei meloni è già in corso ad Almeria, con quantità ancora limitate. Il Gruppo Agroponiente ha prodotto circa 37.000 tonnellate di anguria e circa 7.000 tonnellate di melone nella campagna 2023. Per quest'anno prevede una crescita significativa dei volumi, soprattutto per l'anguria.

"In questo caso, l'aumento del numero di agricoltori che hanno scelto il Grupo Agroponiente per le vendite primaverili e il perfezionamento di alcune colture hanno portato a un aumento della superficie di produzione prevista. Le stime indicano quindi un aumento dei volumi. A questo si aggiunge la previsione di un miglioramento della qualità e di una campagna più lunga, il tutto favorito dal clima", anticipa Imanol Almudí, Ceo del Gruppo Agroponiente.

Nello specifico del melone, l'azienda prevede di vendere fino alla fine di giugno, con un aumento dei volumi rispetto alla scorsa stagione, concentrandosi come sempre su varietà come il melone Negro o Piel de Sapo, Amarillo, Cantalupo e Galia.

Nel frattempo per quanto riguarda l'anguria, dove si ripeteranno le varietà tipiche degli ultimi anni, come la senza semi bianca e la senza semi nera, oltre alla mini anguria e alla Fashion come prodotto di punta, si prevede una crescita della produzione, che supererà abbondantemente le 50.000 tonnellate e che estenderà il calendario produttivo fino al mese di settembre.

"Questo sarà possibile grazie alla combinazione di colture coltivate sotto tunnel sia nella regione di Levante che in quella di Poniente ad Almeria, insieme a colture coltivate sotto rete e a campo aperto a Murcia e, successivamente, soprattutto in estate, nelle aziende agricole situate a Siviglia e La Mancha. La nostra quota di mercato aumenterà in modo significativo", sottolinea Almudí.

"Come sempre la sfida è quella di garantire la redditività per il coltivatore e la soddisfazione del cliente, che cerca qualità e sapore - sottolinea Almudí - In realtà, al melone e all'anguria di Almeria non manca nulla ormai da anni. La concorrenza internazionale è importante, ma per quanto riguarda il prodotto in sé, è perfettamente in grado di competere con qualsiasi altro".

"Tuttavia, si sta lavorando molto per migliorare le varietà di melone, al fine di sviluppare il sapore e l'aroma, perché i consumatori lo richiedono. Ciò potrebbe dare l'impressione di una certa stagnazione, anche se non nel caso del Piel de Sapo. Nelle vecchie varietà l'accento era posto più sulla longevità, mentre ora stiamo lavorando molto sul sapore".

Per maggiori informazioni:
Grupo Agroponiente
victor@presssport.es
agroponiente.com

Data di pubblicazione: