I volumi di agrumi israeliani esportati sono diminuiti in questa stagione, secondo Betsalel Ohana, responsabile alle esportazioni per l'azienda Planet Israel. "È stata una stagione impegnativa per gli agrumi, con la guerra nella Striscia di Gaza sullo sfondo che ha causato una carenza di lavoratori che, a sua volta, ha provocato una significativa riduzione delle quantità di agrumi esportati, pari a circa il 35% rispetto alla stagione precedente, per un totale di circa 78.000 tonnellate. Nello stesso periodo dell'anno scorso, si registrava un totale di circa 120mila tonnellate fino alla settimana 14. Per il mandarino Orri, la riduzione è stata ancora più elevata, circa il 38% in meno è stato spedito fino alla settimana 14 del 2024, rispetto allo scorso anno. Il secondo prodotto esportato, il pompelmo rosso Sunrise (Star Ruby), ha registrato un calo di circa il 21%. La carenza di lavoratori ha portato anche a una stagione più lunga, poiché le quantità di spedizioni settimanali sono state inferiori".
Un effetto collaterale naturale di questi volumi più bassi è stata una maggiore domanda e, quindi, un aumento dei prezzi. Spiega Ohana: "Queste quantità ridotte hanno portato a una forte domanda e a buoni prezzi. Inoltre, a causa dell'impatto della guerra e della tensione nella regione, la valuta israeliana è stata debole così come il tasso di cambio Shekel/Dollaro, il che significa che anche i ricavi nella valuta israeliana sono stati più alti. Pertanto, nonostante la situazione difficile, la stagione si sta chiudendo positivamente".
Nonostante gli agrumi egiziani rendano la situazione del mercato un po' anomala, Ohana è sicuro che Israele non sia in realtà in concorrenza diretta con l'Egitto. "I livelli dei prezzi degli agrumi egiziani sono molto inferiori a quelli israeliani. Per le nostre conoscenze dei mercati, gli agrumi egiziani sono destinati a segmenti diversi rispetto a quelli israeliani, in particolare su clienti che cercano prodotti più economici. Riteniamo che gli agrumi israeliani abbiano un vantaggio in termini di qualità: possono soddisfare clienti di fascia più alta che riescono a pagare di più per una qualità migliore. La concorrenza tra i prodotti israeliani e quelli egiziani non è quindi così diretta".
La spedizione dei pompelmi verso il mercato asiatico è stata resa particolarmente difficile dai problemi logistici lungo la rotta del Mar Rosso. "La crisi in quell'area sta influenzando principalmente l'esportazione dei nostri pompelmi, come i Red Sunrise (Star Ruby) e i Sweetie Green, poiché le principali destinazioni di questi frutti sono in Estremo Oriente, tra gli altri Giappone, Cina, Sud Corea, Hong Kong e Singapore. Nelle rotte da Israele all'Europa e al Nord America, la logistica non ha subito conseguenze poiché non dobbiamo passare dal canale di Suez o dal Mar Rosso. Tutte le principali compagnie di navigazione come ZIM, Cosco, MSC, Maersk e altri stanno lavorando regolarmente. Stiamo per arrivare alla fine della stagione agrumicola, soprattutto con i mandarini Orri, e se non ci saranno cambiamenti significativi, i risultati dovrebbero essere confermati", conclude Ohana.
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Betsalel Ohana
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