Se al nord le ultime piogge e nevicate sembrano aver allentato i rischi dei primi allarmismi, nelle regioni centro-meridionali invece la situazione pare ben diversa, poiché la forte carenza idrica interessa e affligge molti territori italiani, dal Lazio alla Calabria, isole comprese.
Diga di San Giuliano (Provincia di Matera). Fonte foto
Le anomalie climatiche non sono più dunque temporanee. Dopo un autunno mite e asciutto, anche la stagione invernale si mostra particolarmente irregolare dal punto di vista meteorologico. L'utilizzo dell'acqua idropotabile e per scopi agricoli non è più tanto scontata.
Gli invasi, in agonia dalla scorsa estate, non godono di ottima salute. In molti areali italiani, si trovano infatti sotto il minimo vitale. In Sicilia e Sardegna, è vera emergenza nelle ultime settimane, tanto da prevedere in alcuni comuni un razionamento dell'acqua. In Puglia, sono stati stimati 120 milioni di metri cubi d'acqua in meno rispetto a un anno fa, mentre anche il Molise segna una disponibilità inferiore rispetto al passato. Per la Basilicata, dai dati consultabili sul sito dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale circa la disponibilità idrica degli invasi lucani, si evince che le dighe sono tutte caratterizzate da un segno negativo.
Situazione invasi in Basilicata
"La siccità è un'altra problematica del settore agricolo che ogni anno affrontiamo in modo sempre più pesante – denuncia un imprenditore della Basilicata. La situazione è preoccupante e le colture soffrono anche nei mesi in cui si dovrebbero avere le precipitazioni. Pioggia e neve non se ne sono viste, finora. Le temperature sopra la media stagionale e il vento di scirocco non hanno fatto altro che peggiorare le cose. Non abbiamo ancora le turnazioni. Si irriga come se fosse primavera inoltrata sia per gli agrumi sia per le orticole. Operazioni che si tradurranno in una maggiorazione dei costi. Il timore è che le precipitazioni siano scarse o addirittura assenti anche nei prossimi mesi, vista l'esperienza dello scorso anno, quando abbiamo avuto piogge abbondanti fino a giugno inoltrato, per poi riscontrare comunque delle problematiche di carenza idrica già a partire dai mesi autunnali".