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La parola a Gianni Raniolo

Uva di Mazzarrone IGP, spazio all'ottimismo per la prossima campagna

La fine della campagna 2023 lascia spazio all'ottimismo, grazie all'andamento commerciale di una stagione che il Consorzio dell'uva da tavola di Mazzarrone IGP si è lasciato alle spalle a fine ottobre.

Da un'intervista al presidente del Consorzio Gianni Raniolo è emerso come "i produttori siano già impegnati nel riorganizzarsi e nel reimpiantare dei vigneti con nuove varietà seedless, specialmente tardive e a bacca bianca".


Gianni Raniolo

"La tendenza verso le nuove varietà senza semi nel territorio dell'Igp di Mazzarrone - spiega Raniolo - avviene in un contesto in cui la varietà Italia, nel 2023, ha avuto un ottimo riscontro sui mercati. Complice un sapore straordinario e un profumo di moscato: questi due elementi, grandi assenti negli ultimi anni, stavolta hanno riportato questa varietà tradizionale a un indice di gradimento come non lo si percepiva da molto tempo. È anche vero che sono stati estirpati centinaia di ettari di vigneti coltivati proprio a uva Italia perché ormai obsoleti e che, per questo motivo, non davano più il giusto reddito ai produttori. D'altra parte, abbiamo registrato minori quantità nelle rese, dovute a eventi atmosferici che hanno selezionato naturalmente quei vigneti che ormai risultavano vetusti, mettendo in rilievo soltanto quelli che hanno prodotto la migliore qualità".

"Per quanto riguarda il dato commerciale - dice l'esperto - possiamo dire, inoltre, che il mercato non ha visto la solita confusione e commistione qualitativa per l'uva Italia: sebbene ridotti, i volumi sono stati tutti di qualità. Questo fattore ha riportato le produzioni delle uve tradizionali con un'offerta in equilibrio. La campagna dell'uva da tavola siciliana è terminata con almeno un mese di anticipo, lasciando gli italiani senza uva per le festività. Il prodotto in genere veniva stoccato per essere commercializzato nel periodo natalizio. In questo senso, c'è da fare qualche distinguo per alcuni nostri colleghi pugliesi che dispongono di qualche partita in frigoconservazione, ma dovrebbe trattarsi di quantità piuttosto esigue".

"Anche per il mercato europeo non sembrano esserci grosse disponibilità di uva da tavola - prosegue la sua analisi Raniolo - Ciò è dovuto alle tempeste verificatesi in California, che hanno lasciato il mercato USA con minori quantità di uva. L'ammanco di prodotto sul mercato statunitense sarà colmato dalle uve sudamericane, le quali piuttosto che approdare in Europa rimpiazzeranno il prodotto mancante dalle produzioni californiane. D'altronde, il Nord America potrà remunerarle a un prezzo certamente più alto di quello che il mercato europeo in genere riesce a garantire".

"Per l'anno prossimo, le produzioni siciliane guarderanno con molto interesse alle riconversione verso le uve seedless - conclude l'intervistato - senza disdegnare però le varietà tradizionali, in un'ottica precisa di riqualificazione radicale. La stagione 2023 è stata la cartina di tornasole che ha certificato una legge di mercato, secondo la quale: se un prodotto è di alta qualità, sicuramente si venderà con soddisfazione. Ed è stato l'esempio dell'uva Italia!"

Per maggiori informazioni:
Gianni Raniolo
Consorzio di Tutela
dell'Uva da Tavola
di Mazzarrone Igp
+39 335 1033575
[email protected]
https://www.uvadimazzarroneigp.it