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Il punto di Stefano Pezzo, presidente Fruitimprese Veneto: guarda le foto!

Ortofrutta veneta fra luci e ombre

"Le difficoltà produttive a causa del meteo e la carenza di manodopera sono i due elementi chiave dell'annata ortofrutticola 2023. E in Veneto non ci discostiamo molto rispetto al resto d'Italia". E' uno dei passaggi di Stefano Pezzo, presidente di Fruitimprese Veneto, intervenuto durante la cena di Natale giovedì 14 dicembre 2023 al Castello di Bevilacqua (Verona).

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"Alcune colture avrebbero ottime prospettive - ha sottolineato Pezzo - ma sono limitate dalla carenza di manodopera. Penso, ad esempio, ai piccoli frutti. Vi sono nostre aziende associate che avrebbero competenze e risorse per effettuare ingenti investimenti, ma poi si scontrano con la mancanza di manodopera. E non si tratta solo di manodopera specializzata: manca proprio chi voglia lavorare in agricoltura, anche senza esperienza".

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La carenza non è legata alle sole operazioni di raccolta, ma si registra su tutte le operazioni colturali, quindi durante tutto l'anno. "In Veneto, anche le ciliegie hanno sofferto, nel 2023. Una coltivazione più stabile è risultata essere quella delle mele, ma in generale le nostre aziende stanno facendo molta fatica a superare i problemi contingenti".

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Alla riunione è intervenuto anche Pietro Mauro, direttore di Fruitimprese nazionale. "Il primo nucleo dell'associazione è stato fondato nel 1949, quindi quest'anno ricorderemo i 75 anni dalla fondazione. Abbiamo alcune sedi territoriali: Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia. Fruitimprese associa circa 300 aziende, per un fatturato medio di 30 milioni di euro. Le esportazioni ammontano a circa 2 miliardi di euro totali, mentre il fatturato totale è di oltre 8 miliardi".

Ai 300 associati fanno capo, più o meno direttamente, circa 20mila aziende agricole. Il totale del conferito è di circa 6 milioni di tonnellate, di cui il 10% è costituito dalle mele, seguite da banane (500mila tons), uva e kiwi (400mila tons ognuna), pere, arance e pesche-nettarine.

"I luoghi di coltivazione del prodotto dei nostri soci - ha aggiunto Mauro - sono Emilia Romagna con il 16%, Puglia con il 14%, Veneto con il 13% e a seguire le altre regioni".

Rispetto alle quantità vendute, l'export rappresenta il 31%, con un terzo dei prodotti che finisce in Germania, mentre il 35% è suddiviso fra tanti altri paesi. Altre nazioni rappresentative sono Francia (8,4%) e Austria (6.6%).

Alla serata erano presenti anche il consulente di Fruitimprese, l'avvocato Gualtiero Roveda, Marco Dallamano e Paolo Merci, rispettivamente presidente e direttore di VeronaMercato (struttura presso la quale ha sede Fruitimprese Veneto).

Sono intervenuti anche i referenti della Bcc di Verona e Vicenza, Giorgio Giacomazzi e Nicola Giavoni, i quali hanno illustrato le possibilità che l'istituto bancario può offrire agli imprenditori tramite la sua divisione Agribusiness.