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Un brand presentato nel 2022

La "Mela di Verona" comincia a farsi strada

Circa 135mila tonnellate di mele raccolte nell'area veronese; una giacenza al primo di novembre stimata sulle 80mila tonnellate; buona richiesta da parte dei mercati. Sono alcuni dei numeri comunicati da Stefano Faedo, presidente dell'Associazione Ortofrutta Veneta, riguardo alla produzione a marchio "Mela di Verona".

"Possiamo affermare - esordisce Faedo - che la stagione 2023 ha portato buoni frutti. In assenza di sbalzi termici troppo forti e repentini le mele hanno mantenuto una buccia compatta e integra, priva delle spaccature che ne rovinano la qualità. Tutta la produzione veronese di mele destinate al consumo fresco è comunque protetta dalle reti antigrandine quindi i fenomeni, anche se particolarmente violenti, non hanno minimamente intaccato la perfezione dei frutti".

Il 2022 era stato un anno particolarmente favorevole, quindi il confronto con la stagione di quest'anno in termini di produzione evidenzia un calo piuttosto pesante per le Granny (-50%) e le Dallago (fino al -30%) senza risparmiare nemmeno le Gala (-20%) e le Golden (-10%). I veronesi possono già trovare le mele marchiate "Mela di Verona" in molti supermercati territoriali che hanno aderito al progetto, che ha lo scopo di valorizzare le produzioni locali.

"Il marchio - afferma Faedo - ha già dato i suoi risultati: le nostre mele sono ben visibili in decine di punti vendita della grande distribuzione. Possiamo così dire di aver risolto il triste fenomeno di trovare solamente le mele provenienti da fuori regione o addirittura dall'estero, nei supermercati di una delle provincie a più alta vocazione melicola. A tal proposito è bene ricordare che la Gala veronese sarà presente nei punti vendita fino a gennaio. Il mercato ne ha infatti già assorbito tutte le scorte, dato che si tratta di un frutto da consumare preferibilmente fresco, entro poche settimane dalla raccolta, quando esprime il massimo delle sue qualità organolettiche".

"Siamo molto soddisfatti - conclude Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona - perché la risposta dei veronesi che in queste prime settimane hanno acquistato consapevolmente il frutto dimostra la validità di una scelta imprenditoriale, prima ancora che economica. Facendo squadra e lavorando tutti per lo stesso obiettivo, si raggiungono risultati fino a poco tempo fa insperati. Questo ci dà ulteriore motivazione per continuare su questo percorso anche per altri prodotti del nostro territorio".