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Davide Vernocchi presidente di Apo Conerpo

"E' nei momenti più difficili che occorre investire in ricerca"

Con 14 progetti messi in cantiere, Apo Conerpo cerca di affrontare le difficoltà del momento puntando sulla ricerca e l'innovazione. "E' in questi momenti che non bisogna scoraggiarsi e occorre investire - ha affermato il presidente Davide Vernocchi durante l'incontro con la stampa di martedì 12 dicembre 2023 presso la sede a Castenaso (Bologna) - perché le difficoltà da affrontare, e superare, sono tante".

Il tavolo dei relatori all'incontro del 12 dicembre 2023 presso la sede di Apo Conerpo a Castenaso (provincia di Bologna)

"Mancanza di manodopera, insetti e malattie, clima con eventi sempre più estremi, inflazione e consumatori con meno disponibilità economica, situazioni geopolitiche nel mondo, costi dell'energia, assicurazioni, alcune politiche europee: sono le principali fonti di preoccupazione per agricoltori e mondo organizzato", ha detto Vernocchi.

Davide Vernocchi presidente Apo Conerpo

Con 5000 soci, 30mila ettari coltivati e un potenziale di un milione di tonnellate di prodotto, Apo Conerpo non dovrebbe avere paura di nulla, ma in realtà non è così.

Roberto Cera vice presidente Apo Conerpo

"Le sfide sono tante, ma non ci spaventiamo - ha esordito il vice presidente Roberto Cera - perché non possiamo abbandonare il nostro comparto a se stesso. Prendiamo ad esempio la filiera del pero: la situazione è drammatica, ma stiamo mettendo in campo tutte le risorse possibili per rilanciarla. Di certo serve anche il sostegno del Governo perché gli agricoltori non possono essere abbandonati a se stessi, specie in questa fase".

Mirco Montefiori (New Plant)

Mirco Montefiori, direttore di New Plant, ha descritto i principali filoni di ricerca della società nata per volere dei più grandi gruppi cooperativi romagnoli: Apo Conerpo, Orogel e Apofruit. "Abbiamo 5 macro progetti su cui investiamo. Per il kiwi siamo già arrivati al nuovo verde, con il nome commerciale di Dulcis. Per la fragola abbiamo licenziato Elodì. Poi siamo a buon punto anche sull'asparago, mentre gli sforzi sono concentrati sul pero per trovare linee genetiche più resistenti e adattabili. Anche per le drupacee sono in atto ricerche di miglioramento genetico".

Lisa Martini direttrice Finaf

Alla direttrice di Finap, Lisa Martini, è toccato il compito di descrivere l'attività della propria AOP che coinvolge sia Apo Conerpo, sia una realtà francese. "Con oltre 7000 produttori e 50mila ettari coltivati, Finap punta allo sviluppo tramite l'innovazione. Sono 11 gli obiettivi di cui 10 già attivati. Grazie allo strumento del Programma Operativo potremo contare anche su un importante co-finanziamento europeo che non solo sosterrà le attività di ricerca, ma permetterà di finanziare anche la ‘messa a terra’ dei risultati che emergeranno dai progetti".

Monica Guizzardi, responsabile ufficio tecnico di Apo Conerpo

Sono 14 i primi progetti in partenza nel 2024 che vedranno impegnate le risorse di Apo Conerpo e di F.In.A.F per i prossimi anni: “Il contesto attuale in cui operiamo impone di ricercare soluzioni innovative a criticità che coinvolgono tutta la filiera - ha spiegato Monica Guizzardi, responsabile ufficio tecnico di Apo Conerpo - Per praticità possiamo raggrupparli in alcuni grandi filoni: progetti di miglioramento varietale, progetti dedicati alla difesa delle produzioni, con focus specifici su alcune delle specie più colpite negli ultimi anni come il pero, gestione del post-raccolta e misure ambientali per il contrasto al cambiamento climatico".

Enrico Belfanti, Tera Seeds

Anche il pomodoro da industria è sotto la minaccia di malattie e insetti. Enrico Belfanti, genetista di Tera Seeds, ha posto l'accento sul lavoro che la casa sementiera svolge. "Ci stiamo concentrando su varietà resistenti ad Alternaria e alle infestazioni di Orobanche. Poi, grazie al progetto delle piante-spia: avremo delle vere e proprie sentinelle dei campi di pomodoro da industria, che permetteranno di identificare con tempestività e precisione specifiche avversità, consentendo di effettuare i trattamenti fitosanitari corretti in tempi estremamente rapidi, utilizzando minori quantità di fitofarmaci”.

Davide Neri in una foto d'archivio

Il ricercatore Davide Neri, dell'Università Politecnica delle Marche (collegato da remoto), ha ricordato che "Occorre prestare maggiore attenzione all'apparato radicale dei frutteti. Pere e kiwi hanno subito, negli ultimi anni, decimazioni troppo evidenti e senza una causa apparente. La ricerca si sta concentrando sul delicato equilibrio esistente fra apparato radicale, terreno e chioma, alla luce delle temperature talvolta estreme che i frutteti devono sopportare sempre più di frequente".

Sollecitato da una domanda specifica, Vernocchi ha concluso dicendo che "la difesa attiva degli impianti, come reti multifunzione, risulta ormai indispensabile per tutte le specie frutticole. ma occorrono forti investimenti, per cui il sostegno dell'ente pubblico è inevitabile. Per certe estensive, come il pomodoro da industria, non può però venire meno lo strumento assicurativo".