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Eduardo Eraso, di Asaja Córdoba:

"Le importazioni dell'Egitto potrebbero aumentare"

Se confrontiamo i dati sulle importazioni spagnole di arance egiziane del 2023 con quelli dell’anno precedente, non c’è dubbio che gli acquisti siano aumentati vertiginosamente, in un solo anno.

Secondo i dati Datacomex, mentre in tutto il 2022 le importazioni sono state pari a 61,40 tonnellate, nel periodo gennaio-settembre 2023 (mesi di cui sono disponibili le statistiche ufficiali) il volume si è moltiplicato per oltre 1.750 e ha raggiunto 107.676,32 tonnellate.


Importazioni totali del gruppo di prodotti '080510 - Arance' da '220: Egitto' con modalità di trasporto: condizioni di consegna 'Tutti i trasporti': 'Tutte le condizioni' nel periodo: '2022 (previsionale), 2023 (previsionale)'. Unità: 'Tonnellate'. Fonte: Datacomex.

Se guardiamo i dati per regioni autonome, l'Andalusia ha importato 4.609 tonnellate che, sebbene sia una quantità importante, è più del doppio della Catalogna che ha acquistato 9.778 ton di arance egiziane, e molto indietro rispetto alle 39.821 ton importate da Murcia o alle 44.019 ton importate dalla regione di Valencia. Secondo i dati ufficiali, infatti, queste ultime due regioni autonome insieme rappresentano quest'anno il 78% del totale delle importazioni di arance egiziane.

"Le importazioni dall'Egitto hanno registrato una crescita straordinaria la scorsa stagione", ha affermato Eduardo Eraso, specialista di agrumi e direttore tecnico di Asaja Cordoba. "Ovviamente, ciò che vogliamo ad Asaja è che, qualunque sia il prodotto e il Paese d’origine, il ministero dell'agricoltura e il governo controllino e richiedano corrispondenza negli standard e nei trattamenti fitosanitari. Ancora di più nel caso delle arance, riguardando soprattutto noi produttori della Vega del Guadalquivir, l’area dove viene raccolta quasi la metà della produzione spagnola".

"L'anno scorso l'Egitto è stato il maggiore fornitore di arance dell'Ue e, secondo noi, uno dei motivi principali è che al Sudafrica è stato chiesto di sottoporre le arance al trattamento a freddo per poterle esportare in Europa. Questo ha fatto salire i costi e quindi meno agrumi sudafricani hanno raggiunto il mercato europeo, facendo aumentare le spedizioni di arance dall'Egitto".

"Tuttavia, in teoria il Ministero dovrebbe chiedere all'Unione europea che gli agrumi provenienti da tutti i Paesi, compreso l'Egitto, vengano sottoposti al trattamento a freddo, considerato che sono già state rilevate delle spedizioni di arance egiziane con macchia nera".


Eduardo Eraso.

"Va sottolineato che, anche se le importazioni sono consentite solo fino ad una certa data, così da evitare sovrapposizioni con la campagna spagnola, ci danneggiano comunque molto, perché la frutta viene conservata nelle celle e la commercializzazione delle arance spagnole all’inizio della stagione ne risente".

"Quest'anno, qui in Andalusia, il calo della produzione è stato maggiore che in altre zone di produzione, a causa della siccità e delle restrizioni all'irrigazione che sono state più drastiche che in altre zone di produzione delle arance, nonché alle alte temperature registrate nei mesi di maggio e giugno. In media, il raccolto si è ridotto di oltre il 20%, ma alcune aziende agricole vedranno diminuire la produzione del 40%. Tuttavia, i maggiori commercianti di agrumi, molti dei quali vendono agrumi andalusi, si trovano nella regione di Valencia, ed è per questo che la maggior parte delle importazioni nel 2023 saranno registrate in questa regione", ha affermato Eduardo.

Le previsioni su questa campagna suggeriscono che non si tratterà di una situazione isolata e che, nella campagna 2023/24, l'importazione di arance egiziane da parte delle aziende spagnole raggiungerà nuovamente livelli molto alti. "Sfortunatamente, questo potrebbe costituire un precedente. Credo che queste cifre non si abbasseranno facilmente, e addirittura potrebbero continuare ad aumentare, a meno che la produzione spagnola non si riprenda presto, o la frutta egiziana inizi ad essere sottoposta al trattamento a freddo" ha concluso Eduardo Eraso.

Per maggiori informazioni:
Asaja Córdoba
+34 957 48 06 00
[email protected]
www.asajacordoba.es

Data di pubblicazione: