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Il report di CSO Italy

Le esportazioni italiane di agrumi sono cresciute del 5% rispetto alla campagna precedente

Le esportazioni italiane di agrumi durante l'ultimo quinquennio mediamente si attestano a circa 210.000 tonnellate con un andamento in flessione nonostante alcune annate di ripresa; durante la stagione 2022/23 le spedizioni sono state migliori della campagna precedente e pari a quasi 194.000 tonnellate (+5% sul periodo 2021/22). Anche il valore è in aumento rispetto a quello della campagna scorsa (+14%) e con oltre 242 milioni di euro risulta anche il più alto delle ultime cinque campagne commerciali. Elevato il prezzo medio che sale di otto punti percentuali rispetto al precedente ed è il maggiore dal periodo 2018/19.

I quantitativi destinati in Unione Europea sono la quota principale con oltre l'82% durante l'ultima campagna. Il nostro principale mercato di sbocco è, come consuetudine, la Germania che assorbe il 28% del totale esportato nel periodo 2022/23 assimilando quasi 54.000 tonnellate, il +13% sulla precedente stagione. Con distacco troviamo i quantitativi inviati in Francia, più di 26.000 tonnellate, migliori di quattordici punti percentuali sul periodo 2021/22.

Sempre all'interno della macro area dei paesi comunitari, abbiamo inviato 21.000 tonnellate in Austria con volumi in aumento del 10% sulla campagna commerciale antecedente e circa 11.500 tonnellate in Polonia in decisa crescita sulla stagione scorsa. Al di fuori della comunità europea circa il 16% degli agrumi italiani sono stati inviati verso i paesi dell'Europa Extra UE, con un quantitativo di quasi 32.000 tonnellate, in calo del 14% se paragonati con la precedente campagna; il primo paese di destinazione è la vicina Svizzera che in quest'ultima stagione ha assorbito il 12% del totale con circa 23.700 tonnellate; il 6% in più rispetto alla stagione 2021/22; flettono, invece, le movimentazioni verso il Regno Unito, l'Albania e la Norvegia mentre sono incrementate quelle rivolte i Ucraina con quasi 3.000 tonnellate inviate durante l'ultima campagna agrumicola.

Le importazioni di agrumi sono più consistenti delle esportazioni ed in media si aggirano su circa 420.000 tonnellate l'anno (periodo di riferimento 2018-2022); durante l'annata 2022 gli ingressi di merce estera sono nuovamente cresciuti superando le 400.000 tonnellate, il +15% rispetto alla stagione 2021. Il valore, con 350 milioni di euro, sale di quattordici punti percentuali sull'annata scorsa mentre il prezzo medio cala dell'1% posizionandosi a 0,87 €/Kg.

La maggior parte di prodotto estero in arrivo in Italia proviene dai Paesi dell'Unione Europea, mediamente pari a quasi 300.000 tonnellate (periodo 2018-2022); nel 2022 i volumi in arrivo sono saliti a 285.000 tonnellate (+30% rispetto al 2021). Il principale fornitore è la Spagna, da cui, il nostro paese ha assorbito quasi 220.000 tonnellate nel 2022, in incremento del 30% se paragonato con la campagna 2021. A seguire, con deciso distacco, troviamo le importazioni triangolate che arrivano dai Paesi Bassi, con volumi che crescono del 9% rispetto a quelli arrivati l'annata precedente.

Altre rilevanti importazioni provengono dai Paesi africani, quasi 84.000 tonnellate nel 2022, in calo di quattro punti percentuali all'annata antecedente. Il primo fornitore in questo caso rimane il Sudafrica, durante l'ultimo anno abbiamo importato poco più di 67.000 tonnellate, un volume più basso della stagione precedente (-15%) ma in linea con le altre annate analizzate; in aumento gli arrivi dall'Egitto con quasi 14.500 tonnellate (+13% sulla stagione scorsa).

Le importazioni dal Sud America nel 2022 confermano il trend in calo con un import di soli 27.000 tonnellate ed una rappresentatività al 7%: mediamente nelle ultime cinque stagioni, da questo areale, giungono circa 35.000 tonnellate di agrumi l'anno, i volumi arrivati nel 2022 sono diminuiti del 6% rispetto alla stagione precedente. L'Argentina occupa la prima posizione al 5% del complesso (anno 2022) con quantitativi in arrivo stabili sul 2021 di quasi 21.700 tonnellate; con distacco, a seguire i volumi in arrivo dall'Uruguay all'1% del totale, con volumi dimezzati rispetto all'annata precedente.

Il nostro principale competitor è la Spagna per la sua propensione all'export poiché all'anno mediamente esporta oltre 3 milioni di tonnellate di agrumi (media ultimo triennio); durante l'annata 2022 le esportazioni complessive di questo paese sono state maggiori del 16% rispetto al più magro 2021 risultando le più sostenute rispetto al recente passato. La Germania è la principale destinazione degli agrumi spagnoli e durante l'annata 2022 ha assorbito quasi 1 milione di tonnellate, il volume più alto dell'ultimo triennio, +18% rispetto al quantitativo inviato nel 2021.

La Francia è la seconda destinazione in ordine di importanza con circa 750.000 tonnellate nel 2022, rispetto alla campagna antecedente le spedizioni sono state maggiori di quindici punti percentuali. Al terzo posto si confermano le movimentazioni verso il Regno Unito con quasi 300.000 tonnellate nel 2022 contro una media di circa 240.000 tonnellate all'anno del recente passato. Circa 220.000 tonnellate sono state inviate sia verso Italia che Paesi Bassi e a seguire le movimentazioni verso la Polonia con quasi 210.000 tonnellate, ognuna al 6% del complessivo esportato.

Attualmente in Italia la campagna commerciale è appena iniziata e risulta in ritardo di circa dieci giorni rispetto ad un andamento normale così com'è stato per le ultime due campagne, la causa principale è da imputare ad un caldo fuori stagione in autunno soprattutto in ottobre caratterizzato da temperature miti che si sono protratte per tutto il mese; ancora ad oggi le condizioni climatiche nel sud Italia vedono temperature molto elevate per questo periodo dell'anno.

Per il clementino comune nonostante una non piena colorazione il grado Brix è eccellente ed i calibri regolari con volumi migliori del più scarso 2022. Le prime quotazioni vedono prezzi molto soddisfacenti. Anche per le arance Navel, le prime in raccolta, c'è ancora poco colore e calibri medio-piccoli ma la produzione sembra migliore del 2022 che fu caratterizzato da una quantità avara di agrumi.

Data di pubblicazione: