In questi giorni di pieno autunno, presso la cooperativa Sant'Orsola le valutazioni dell'annata 2023 si incrociano con le previsioni 2024. Sotto la lente d'ingrandimento c'è il mirtillo che la società cooperativa produce da Nord a Sud d'Italia, nelle aziende dei suoi 800 associati. Le strategie messe in campo consentiranno nel prossimo anno di aumentare i volumi di produzione propria, grazie al rinnovo su larga scala degli impianti e all'aumento del numero dei soci produttori della bacca blu nelle regioni italiane dove la cooperativa è presente.
Per soddisfare i clienti garantendo volumi di vendita adeguati alla domanda anche nei mesi di carenza del prodotto in Italia, Sant'Orsola sta consolidando i legami di collaborazione già stretti con produttori stranieri. Inoltre, sta cercando e costruendo rapporti con ulteriori fornitori, anche per far fronte ai cali produttivi e delle rese registrati in importanti aree del mondo. Il caso Perù insegna.
Tutto ciò garantendo comunque il rigoroso controllo sui metodi di coltivazione, per mantenere la qualità delle bacche nello standard elevato che il mercato riconosce da anni alla Sant'Orsola. Peraltro, è opinione comune dell'intera filiera del mirtillo che solamente la garanzia di qualità potrà sostenere anche nei prossimi anni la crescente domanda di bacche croccanti e salubri.
L'esame attento dell'andamento 2023 registra per la Sant'Orsola l'aumento della quantità e della qualità del mirtillo prodotto e un flusso di vendita costante e senza particolari intoppi. Ciò diversamente dall'annata 2022, quando fattori climatici inusuali avevano ritardato la produzione del Sud e anticipato quella del Nord, finendo per ammassare in un periodo troppo ristretto quantità eccessive di prodotto, con squilibrio tra domande e offerta e ricadute sui prezzi.
L'ottima qualità del mirtillo Sant'Orsola, bene accolta dai mercati, ha giocato in modo assai positivo per la cooperativa, consentendole di non avere giacenza di prodotto.
Inoltre, i clienti hanno riconosciuto in modo tangibile il valore del mirtillo Residuo Zero della cooperativa. Inizialmente sperimentato e prodotto solo nel meridione d'Italia, ora è entrato anche nelle serre dei soci del Nord, s'è conquistato quote importanti di mercato e nel corso dell'annata alle catene di vendita iniziali se ne sono aggiunte altre, importanti e di grande notorietà. Tutto ciò consente alla Sant'Orsola di sostenere e di dare ulteriore vigore all'intera sua filiera del Residuo Zero in tutta Italia.
La grande distribuzione ha accolto in modo particolarmente favorevole l'ampliamento della gamma delle confezioni di mirtillo poste sullo scaffale, studiate appositamente per soddisfare le molteplici e mutevoli richieste del consumatore. Ora le confezioni di mirtillo vanno dai 150 grammi ai 200 e dai 250 fino ai 500. Naturalmente sono tutte in Pet riciclato e ulteriormente riciclabile. Inoltre, il metodo di raccolta è studiato per evitare imballi intermedi, ciò a tutto beneficio dell'ambiente.
Il mirtillo Sant'Orsola si è confermato sul mercato per la sua stabilità qualitativa nonostante le variazioni climatiche, per le scelte delle varietà produttive compiute dalla cooperativa e per le tecniche introdotte in campagna, frutto del lavoro ultraventennale del settore ricerca e sviluppo e delle metodiche e tecnologie introdotte nello stabilimento di lavorazione.
Per maggiori informazioni
Sant'Orsola Soc. Coop. Agricola
Via per Trento 11/e
38057 Pergine Valsugana (TN)
+39 0461 518111
www.santorsola.com