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Francesco Casciaro - Op COAB

"Dalle 2.300 tonnellate di clementine del 1990, oggi ne produciamo in media 15.000 annue"

Dalla prima settimana di ottobre è iniziata la campagna agrumicola dell'Organizzazione di produttori COAB, con sede a Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza. "Abbiamo cominciato a movimentare i primi volumi delle varietà precoci Caffin e Spinoso, non senza difficoltà. Fino a sabato 11 novembre, abbiamo lavorato con scorte di magazzino pari a zero. Tanto che possiamo dire che la stagione stia partendo veramente solo in questi giorni. Al momento ci troviamo nella parte finale della campagna delle cultivar precoci e vediamo addirittura un accavallamento con l'inizio della stagione del clementine Comune. Siamo, inoltre, già in raccolta con le arance Navelina", riferisce Francesco Casciaro, direttore della Op dal 1992.


Il direttore Francesco Casciaro

"In oltre 30 anni ne sono cambiate di cose: quando, nel 1990, la nostra struttura è nata dalla volontà di un numero ristretto di produttori, non si sentiva la necessità di aggregarsi. Gli agrumi, in generale, si vendevano senza problemi. Qualche illuminato ebbe però l'idea di creare la cooperativa, e da lì a breve se ne è apprezzato l'impegno. Oltre che in innovazioni di processo e di varietà, l'azienda ha registrato cambiamenti nella base sociale, nella sua struttura e nel suo target clienti - spiega Casciaro - Parliamo di 1.000 ettari di coltivazione tra agrumi e drupacee (200-250 ha), con un ampliamento del calendario di lavorazione negli ultimi 7 anni, da fine maggio a settembre con le drupacee e da ottobre ai primi di aprile con gli agrumi".


Sede della Op COAB

Dalle 2.200-2.300 tonnellate di clementine del 1990, oggi la Op ne produce in media 15.000 annue. "A livello di commercializzazione, all'inizio buona parte era venduta direttamente in campo a singoli commercianti, la restante quota veniva destinata ai mercati ortofrutticoli. Oggi si lavora prevalentemente con la Grande distribuzione organizzata (Gdo), alla quale forniamo il prodotto in qualsiasi tipologia di packaging richiesta. Siamo inoltre dotati di linee di lavorazione all'avanguardia, che prevedono ad esempio selezionatrici ottiche, e di magazzini refrigerati per lo stoccaggio della merce".


Linea di selezione degli agrumi

Il clima ha segnato l'inizio della campagna clementine
"A causa delle criticità climatiche, registriamo un ritardo di tre settimane rispetto alle passate stagioni. Il prodotto continua a mostrare una colorazione non perfetta, perché non si verificano con regolarità le necessarie escursioni termiche tra giorno e notte. Inoltre, imprevisti sulla programmazione dei volumi sono stati creati dalle piogge della 45ma settimana. Dalla prossima (la 47ma del 2023, ndr) però la situazione dovrebbe normalizzarsi: i volumi in entrata saranno maggiori e con una colorazione più omogenea. Ora siamo solo al 60% rispetto a un'annata standard", continua Casciaro.


Confezione da 1 kg di clementine con foglia, vendute in un supermercato italiano

Il direttore tiene però a precisare che una buccia più verde non è indice di scarsa qualità. "I frutti hanno raggiunto le caratteristiche organolettiche migliori: i gradi Brix sono adeguati, così come lo è il rapporto acidi-zuccheri. Le clementine sono quindi buone da mangiare. Negli ultimi anni, clienti e consumatori hanno compreso questo aspetto. Infatti, solo all'inizio di questa stagione i consumi hanno mostrato un lieve tentennamento. Successivamente non si sono registrate frenate".

La campagna delle clementine dovrebbe terminare a fine febbraio, clima permettendo: fino a metà/fine gennaio si continuerà con il clementine Comune e poi sarà la volta delle varietà tardive. La stagione delle arance bionde, invece, terminerà ai primi di aprile, con il susseguirsi di tutte le varietà conferite alla Op: Washington Navel, Lane Late, Chislett, Navelina Powell, per citarne alcune.

Anche a livello commerciale i problemi non sono mancati finora
La grande affidabilità e precisione di COAB ha consentito, negli anni, di fidelizzare un rapporto con la Gdo che, ad oggi, rappresenta la totalità dei rapporti commerciali della Op. La quota destinata al mercato interno è di circa il 90% mentre quella destinata all'estero è di circa il 10%. "La Gdo però insiste con le promozioni, in un'annata in cui la disponibilità di prodotto finora è stata abbastanza limitata. Questo non ci entusiasma, perché i costi di produzione sono notevolmente aumentati. Oggi coltivare un ettaro di clementine costa fino al 40% in più rispetto a due anni fa".


Celle refrigerate per lo stoccaggio della merce

Fitopatie: quest'anno pesano di più
Tutti gli interventi in campo avvengono nel rispetto dell'agroecosistema, con metodi a basso impatto, attraverso l'applicazione delle più razionali tecniche agronomiche, riducendo l'uso dei fertilizzanti e fitosanitari di sintesi.

"Gli attacchi di acari, tipo ragnetto rosso, registrati quest'anno hanno rappresentato una grossa sfida per i produttori della Op - spiega Casciaro - Gli insetti in genere hanno trovato 'terreno fertile' in questa campagna, in quanto il mese di giugno è stato molto umido, con temperature elevate. Stiamo utilizzando nuovi principi attivi, meno impattanti sull'ambiente, ma che risultano meno efficaci in campo. Di conseguenza, gli scarti che stiamo avendo sono alti, nell'ordine del 20%". I prodotti che non soddisfano gli standard richiesti dal mercato del fresco e gli scarti della lavorazione vengono destinati alle industrie di trasformazione.

Foto articolo fornite da Op COAB

Per maggiori informazioni:
COAB – Società Cooperativa Agricola
Contrada Scavolino - Frazione Cantinella
87064 Corigliano Rossano (CS)
+39 0983 80740
[email protected]
www.coab.it