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Il punto con il direttore del Mercato all'ingrosso

Radicchio di Chioggia, lieve crescita della produzione

"Al Mercato di Brondolo (Chioggia) negli ultimi 75 giorni la produzione transitata è cresciuta, rispetto al 2022, del 6,15%". Lo afferma Giuseppe Boscolo Palo, amministratore di Chioggia - Ortomercato. "Va detto che i cambiamenti climatici stanno sicuramente influenzando le rese produttive, ma non concordo su quanto affermato di recente da Coldiretti circa un calo del 40%. Le perdite andrebbero rapportate sullo storico e sugli standard delle quantità/ettaro tenute come riferimento, utili anche per la definizione del costo di produzione sostenuto per produrre un chilogrammo di radicchio".

"Il riferimento, credo, vada fatto almeno partendo dal 2019, anno in cui non ci sono stati particolari fenomeni atmosferici negativi. La quantità di radicchio tondo conferita si attestava su 8700 tonnellate, passando negli anni successivi a 5600 ton nel 2020 e nel 2021 e a 5300 ton nel 2022, anni produttivi che hanno pagato il lockdown imposto dalla pandemia (2020 e in parte il 2021) e da situazioni climatiche avverse (dal 2021 con gelate primaverili tardive, siccità e cuneo salino)".

Giuseppe Boscolo Palo

Va anche sottolineato che, con la delibera di Giunta Regionale n° 604 del 19 maggio 2023 sul progetto "Osservatorio del sistema regionale dei radicchi e strategie di sviluppo" si evidenzia, negli ultimi anni, una manifesta crisi della coltura: dal 2019 al 2022 la superficie coltivata è calata del 38% a livello nazionale e del 34% a quello regionale. Se poi consideriamo che il radicchio tondo viene coltivato in Veneto, prevalentemente nelle province di Venezia, Padova e Rovigo e che in queste province il calo è stato per Venezia del 24%, per Padova del 42% e per Rovigo del 72%, si potrebbe presumere che l'incidenza della diminuzione di ettari investiti in tutte le tipologie di radicchi sia proprio riferita a questo radicchio.

"E' necessario quindi - prosegue Boscolo Palo - che il progetto preveda una specifica analisi territoriale. con una capillare raccolta dei dati per tipologia di radicchio (Treviso precoce e tardivo, Castelfranco, Chioggia, Verona e altri) per capire quanta incidenza abbiano i nefasti e sempre più frequenti fenomeni atmosferici in un particolare territorio, anche nella formazione supplementare del costo di produzione. Come Chioggia Ortomercato, nel 2020 avevamo definito in 0,45 €/kg il costo di produzione del radicchio di Chioggia tardivo (autunno/inverno), rapportato a una resa per ettaro di 35.000 kg; costi che per effetto della pandemia e della guerra in Ucraina sono lievitati notevolmente con l'aumento delle materie prime, dei concimi, dei fitosanitari ecc. a cui si sono aggiunti effetti speculativi e inflazionistici che ci fanno presumere almeno un 40% di costi aggiuntivi per il produttore, il che porterebbe oggi a un costo di produzione di 0,63 €/kg".

"Pertanto se venisse confermato che il nostro areale di produzione non ha subito cali di ettari, ciò sarebbe la conferma che i cambiamenti climatici hanno avuto un ruolo determinante nella riduzione delle quantità conferite in mercato dal 2019 al 2022, ma anche che se prendiamo come buono il dato del -40% della Coldiretti, ciò significherebbe che produrre radicchio per l'autunno inverno ci viene a costare circa 88 centesimi al chilogrammo (passando dai 35.000 ai 21.000 kg di resa produttiva)".

"Ovvio quindi che i 40/50 centesimi al chilogrammo nelle vendite all'asta in mercato sono nettamente insufficienti per i produttori, ma che anche i valori contrattualizzati direttamente sul campo bypassando il mercato sono sicuramente inferiori al costo di produzione attuale.

Di diverso sulla formazione del prezzo di vendita del prodotto c'è che quello ottenuto con l'asta giornaliera dipende dall'andamento della domanda ed è a volte penalizzato anche da un'offerta limitata di prodotto, mentre il prezzo fissato nei contratti viene stabilito mesi prima ed è un assurdo per chi li fa non tenere in debito conto la variabile climatica, sempre più presente e devastante", conclude Boscolo Palo.