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Giovanni Pettinari (COPA Canino): "Soddisfatti per il traguardo raggiunto, ma è un punto di partenza"

L'Asparago verde di Canino iscritto nel registro Igp

Come riportato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea del 13 novembre 2023, il nome "Asparago verde di Canino" (Igp) è iscritto nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette.

L'Indicazione geografica protetta "Asparago verde di Canino" è riservata ai turioni appartenenti alla famiglia delle Liliaceae, varietà Asparagus officinalis L., tipologia verde, riconducibili alle seguenti cultivar: Atlas, Grande, UC157, Vegalim, Starlim, Italo, Atticus, Verdus. L'area di produzione ricade nel territorio amministrativo dei comuni di Canino, Cellere, Montalto di Castro, Tarquinia, Tuscania, Tessennano, Arlena di Castro.

"Un riconoscimento tanto agognato, e che ha previsto un lungo iter. Tanti gli sforzi che ci sono voluti, dal punto di vista tecnico, burocratico, amministrativo ed economico. Alla fine però, dopo tanti anni, abbiamo ottenuto l'Indicazione geografica protetta per il nostro asparago. E' una grande vittoria sia per la nostra cooperativa sia per i nostri produttori", dichiara Giovanni Pettinari, presidente della Soc. Agr. C.O.P.A. Soc. Coop.

"Come COPA, e anche come comitato promotore a tutti gli effetti di questa richiesta di riconoscimento, abbiamo sempre creduto nella denominazione e nel percorso che ne deriva. Nonostante alle volte ci siano stati periodi di sconforto, siamo andati avanti con forte determinazione. Inoltre, i nostri produttori vedono così valorizzato il loro lavoro".


Giovanni Pettinari, presidente della Soc. Agr. C.O.P.A. Soc. Coop.

"L'Igp valorizzerà il nostro asparago verde, già conosciuto per la sua straordinaria qualità e come tipicità del nostro territorio: si tratta infatti di una coltivazione di riferimento per le aziende agricole dell’areale di produzione, nonostante le difficoltà incontrate negli ultimi anni, in primis legate ai cambiamenti climatici, alla mancanza di manodopera e ai costi crescenti".

"Ad oggi l'ottenimento di questa denominazione è il primo punto fermo. Siamo perciò soddisfatti per il traguardo raggiunto, ma questo è un punto di partenza, non di arrivo - continua Pettinari - Da qui in poi sarà tutto un percorso nuovo. A partire dalla prossima stagione di commercializzazione, perché l'Igp non deve essere un riconoscimento fine a se stesso, ma un volano per promozione, valorizzazione e vendite dei nostri asparagi".

Sul tavolo sono pronte già misure di valorizzazione e promozione del prodotto, alcune anche ambiziose da portare avanti, secondo il presidente della cooperativa. "Innanzitutto, partiremo dalla percezione che i nostri clienti attuali avranno, al fine di sviluppare ulteriormente i mercati e allargare gli orizzonti. Stiamo lavorando anche a un nuovo packaging accattivante, che speriamo di poter presentare in occasione del prossimo Fruit Logistica".

Infine, Pettinari tiene a sottolineare che da soli non si va da nessuna parte. "Dietro c'è stata una grande regia. Voglio ringraziare sentitamente il consiglio di amministrazione, la direzione, gli uffici tecnico-agronomico e amministrativo della COPA, che si sono spesi senza remore. Un ringraziamento, inoltre, è doveroso alla presidenza, alla direzione e a tutti i tecnici di ARSIAL-Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio, per il supporto tecnico, storico e scientifico che ci hanno offerto e agli uffici del Masaf, che hanno lavorato la pratica in tempi brevi e con estrema professionalità".