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Per l'ortofrutta nasce RiPack

A fine vita gli imballaggi in legno diventano nuova materia prima

Il mondo degli imballaggi nell'ortofrutta è variegato e spesso si trascurano gli elementi della sostenibilità. Il Consorzio RiPack, nasce con l'obiettivo di assolvere a questa esigenza, ricorrendo all'uso del legno. Il sodalizio riunisce già diverse aziende produttrici di imballaggi, presenti su tutto il territorio nazionale. La capillarità di Ripack riescono garantisce una distribuzione tale da soddisfare le aziende di tutta Italia.

Cosimo Messina

"I legno nella realizzazione degli imballaggi - spiega Cosimo Messina, presidente del neonato consorzio - comporta una sostenibilità intrinseca, che dà ai produttori ortofrutticoli la concreta possibilità di ridurre l'impatto sull'ecosistema e sulle produzioni ortofrutticole. vengono fatte salve freschezza e qualità dei prodotti provenienti dai campi e dalle serre. Altri vantaggi derivanti dall'uso del legno è quella della regolazione naturale di umidità, senza l'uso di additivi per la conservazione".

Ripack solca gli obiettivi del Green Deal europeo. Il packaging in legno è in linea col "Made Green in Italy" ovvero lo schema nazionale per la valutazione e la comunicazione dell'impronta ambientale dei prodotti.

Cassette in legno

RiPack vuole dimostrare come un prodotto di qualità possa anche essere ecosostenibile. Troppo spesso infatti si riscontra un uso abnorme di imballaggi che vengono dispersi nell'ambiente.

"Differenziare i rifiuti non basta più, per questo insistiamo sulla importanza dell'utilizzo dell'imballaggio in legno - precisa il presidente del consorzio - il nostro packaging è assolutamente naturale e prodotto con materie prime sostenibili e rinnovabili, quindi non è impattante per l'ambiente. Anzi la coltura delle nostre materie prime (in prevalenza legno di pioppo) adotta degli schemi di produzione e gestione corretta e responsabile, mentre la ciclicità della produzione del legno di pioppo contribuisce al mantenimento dell'assorbimento di anidride carbonica e alla salvaguardia dell'ecosistema. Una singola pianta di pioppo, infatti, preleva dall'atmosfera dai 70 ai 140 litri di anidride carbonica all'ora e ne cede altrettanti di ossigeno".

Il processo di produzione degli imballaggi in legno avviene senza aggiunta di sostanze nocive per l'ambiente e per l'uomo
Ripack, vale la pena precisare, vanta una collaborazione con il consorzio Rilegno: grazie alle sue 140 piattaforme convenzionate e dislocate in tutto il Paese, coordina la raccolta degli scarti di lavorazione di Ripack e degli imballaggi a fine vita, provvedendo all'avvio al riciclo di ben 2 milioni di tonnellate di scarto di legno.

Per maggiori informazioni:
Consorzio RiPack
via Nazionale,124
84012 - Angri – SA
+39 335 7377019
[email protected]