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Stefano Calderoni (Cia Ferrara) sui dodici milioni a sostegno delle filiere pera e kiwi

"I fondi che il governo si appresta a stanziare sono insufficienti"

Dopo il via libera della Conferenza Stato-Regioni, il Masaf è pronto a stanziare dodici milioni di euro per le filiere della pera e del kiwi, che mirano a contrastare le conseguenze economiche che stanno vivendo i settori a causa di eventi climatici e naturali, come siccità, grandine e fitopatie. Ad annunciarlo il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

"Per le filiere della pera e del kiwi, l'aiuto individuato dal decreto è concesso alle aziende agricole impegnate in questi settori che abbiano subito un decremento del valore della produzione, nel 2023, superiore al 30% rispetto a quella dello stesso periodo dell'anno precedente, al netto di eventuali altri aiuti pubblici o indennizzi assicurativi di polizze agevolate - si legge in una nota del Masaf -L'aiuto ammonterà fino a 1.100 euro per ettaro per la filiera delle pere e fino a 1.000 euro per ettaro nel caso dei kiwi, nei limiti delle risorse disponibili, con un massimale dato dal valore del decremento di produzione registrato. Le domande dovranno essere presentate tramite Agea, che fornirà istruzioni successivamente alla firma del decreto da parte del ministro".

"Questo decreto nasce dal dialogo con i rappresentanti del settore, che ho incontrato in occasione del Tavolo ortofrutticolo convocato presso il Masaf. A partire dalle loro istanze, in due settimane abbiamo elaborato e presentato in Conferenza Stato-Regioni questo importante strumento di aiuto, che a breve firmerò per far partire al più presto le richieste di erogazione", ha sottolineato il ministro Lollobrigida.

Il commento del presidente di Cia-Agricoltori Italiani Ferrara
Sul fronte produttivo e commerciale si sta consumando la campagna pera più difficile di sempre. "I fondi che il governo si appresta a stanziare per questa filiera, già annunciati nel corso del Tavolo Ortofrutticolo, tenutosi al Masaf lo scorso 24 ottobre, sono chiaramente insufficienti per coprire le perdite subite dal comparto", commenta il presidente di Cia-Agricoltori Italiani Ferrara, Stefano Calderoni. "Parliamo di cali produttivi fino all'80%, che si traducono in un calo medio della produzione lorda vendibile di circa 14.000 euro a ettaro. Questo significa che per ristorare gli agricoltori servirebbero almeno 100 milioni di euro, circa dieci volte la cifra che verrà stanziata, per consentir loro di programmare il futuro delle loro aziende".


Stefano Calderoni, presidente di Cia-Ferrara (Foto: Ufficio stampa Cia-Agricoltori Italiani Ferrara)

"Occorre poi capire come saranno ripartiti i fondi lungo le filiere e in quali tempi arriveranno ai produttori che hanno bisogno urgentemente di liquidità. Come associazione, speriamo e crediamo che questa sia solo una prima tranche di risorse, che magari potranno essere integrate in sede di approvazione della Legge di Stabilità. L'alternativa è la perdita di intere filiere, non solo di quella della pera, perché le contrazioni produttive riguardano molte colture ortofrutticole della nostra Regione".

"A rischio, dunque, c’è sicuramente un patrimonio agricolo, ma anche la sicurezza alimentare e la salute delle persone, visto che importiamo frutta e verdura prodotte con regolamentazioni diverse a livello fitosanitario. L'andamento e la tenuta della filiera della pera non riguardano solo gli agricoltori, ma è un problema condiviso e collettivo", conclude Calderoni.