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Associazione Castanicoltori del Vulture di Melfi

Castagne della Basilicata: pezzature e prezzi soddisfacenti

La stagione castanicola lucana è terminata con una produzione per ettaro inferiore rispetto allo scorso anno. Anche in questo caso, il clima ha influenzato negativamente la produzione, determinando una minor disponibilità di ricci, oltre che un ritardo nell'avvio della raccolta.

A fornire un primo bilancio dell'annata appena conclusa è l'Associazione Castanicoltori del Vulture di Melfi. "Confermiamo la flessione delle rese del 45-50%, già stimata a metà settembre e causata della prolungata siccità dei mesi estivi. La campagna è terminata, anche se qualcuno sta ancora raccogliendo gli ultimi frutti, proprio perché la loro maturazione è stata ritardata dalle temperature miti autunnali. Fortunatamente, la pezzatura è stata soddisfacente (con una media di 75-80 e punte di 60-65 castagne contenute in un chilo). Ciò ha consentito di spuntare prezzi di vendita compresi tra 1,60 e 2,20 €/kg rispetto a 1,10/1,40 €/kg della passata stagione. L'aumento delle quotazioni non ha però compensato la riduzione delle rese".

Nei 20 giorni canonici di raccolta, ridotte le problematiche connesse al marciume interno, si registra però un aumento di frutto bucato, che quest'anno ha raggiunto percentuali comprese tra il 17 e il 35%. "Lo sviluppo della Cydia nei nostri areali è dovuto a una serie di concause, come le ridotte e insufficienti operazioni per limitarne la diffusione, molto diffuse invece nel passato. E' sempre più raro che ricci, castagne o altro materiale infetto vengano raccolti e bruciati. Ora invece vengono lasciati in campo, il che purtroppo consente alle larve di proliferare. Le ragioni della minore cura dei castagneti sono sempre di natura economica".