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Vincent Guérin, ANPP

"Dobbiamo riportare le pere francesi sugli scaffali dei supermercati"

Se il mercato francese ha la capacità di essere autosufficiente in termini di produzione di mele, la situazione è abbastanza diversa per le pere, la cui offerta rimane inferiore alla domanda nazionale. "In generale, il consumo di pere francesi è di circa 200mila tonnellate, a seconda dei livelli di raccolto. Se escludiamo la trasformazione e la piccola quantità esportata, la produzione francese per il mercato del fresco ammonta a 100mila ton di pere l'anno. In altre parole, importiamo il 50% delle pere che consumiamo da Belgio, Paesi Bassi, Italia, Spagna e Portogallo, oltre che da Sudafrica e Argentina in bassa stagione".

Le importazioni di pere potrebbero diminuire nei prossimi anni
Sebbene ci sia una spiegazione logica a questa situazione, negli ultimi cinque anni il contesto è cambiato, consentendo lo sviluppo dei pereti francesi. "In passato abbiamo dovuto affrontare problemi di competitività, costi e redditività dei nostri frutteti, che ne hanno limitato lo sviluppo. Negli ultimi anni, però, in Francia il panorama è cambiato, grazie in particolare al crescente desiderio di consumare prodotti domestici. La domanda di pere francesi è cresciuta e la redditività dei frutteti è migliorata. Nel Paese si piantano nuovi frutteti, con varietà sia classiche che nuove. Possiamo quindi supporre che, a parità di consumo, le importazioni diminuiranno leggermente nei prossimi anni".

Le mele e le pere francesi devono affrontare diverse sfide di sviluppo varietale
In termini di sviluppo varietale, nei prossimi anni le pere e le mele francesi dovranno affrontare due diverse sfide. "Dobbiamo riportare le pere domestiche sugli scaffali dei rivenditori francesi, dato che produciamo il 50% del nostro fabbisogno. Fino a poco tempo fa, il mercato delle pere era abbastanza limitato, e includeva soprattutto varietà antiche. Dopo decenni di scarso sviluppo, negli ultimi anni sono finalmente comparse nuove varietà che offrono nuovi colori e qualità gustative, e sono riuscite a riconquistare i giovani consumatori".

Per le mele la situazione è molto diversa. La produzione francese rappresenta il 90% del consumo di mele del Paese. "Molte persone credono che il gran numero di varietà sul mercato, in particolare le mele bicolori, confonda i consumatori. Lo spazio sugli scaffali è sempre lo stesso e oggi i responsabili del reparto sono disposti a provare nuove varietà, ma a scapito di altre referenze. Stiamo raggiungendo la saturazione in termini di numero di varietà sul mercato, il che può rappresentare un problema di marketing. Piuttosto che cercare di diversificare la gamma esistente, la ricerca varietale nel settore francese delle mele si sta concentrando maggiormente sulle questioni relative alla resistenza alle malattie, ai parassiti, alla siccità e alla disponibilità di acqua, preservando al contempo le qualità gustative delle varietà attuali".

Sebbene i mercati francesi delle pomacee si trovino ad affrontare sfide diverse e non abbiano raggiunto lo stesso livello di maturazione, hanno un obiettivo comune ovvero offrire ai consumatori francesi e stranieri un frutto di qualità, garantendo al tempo stesso un buon profitto ai produttori in un contesto di cambiamento climatico ed economico.

Per maggiori informazioni:
Vincent Guérin
Association Nationale Pommes Poires
7 rue Biscornet - 75012 Parigi
Tel: +33 (0) 1 53 10 27 80
Fax: +33 (0)1 53 10 27 88
[email protected]
[email protected]
www.lapomme.org