"I primi due giorni di fiera sono stati molto positivi, anche se la maggior parte dei visitatori era kazaka. Le tensioni geopolitiche attuali stanno frenando la partecipazione dei visitatori esteri". Questo il commento di Omar Papi, Ceo della ditta Futura, tra i partecipanti alla fiera Agroworld di Almaty in Kazakistan (1-3 novembre 2023). "Per noi il Kazakistan è un mercato molto importante, gestito dalla nostra società Futura Central Asia che ha sede a Tashkent, in Uzbekistan".
"L'affluenza è stata comunque buona e abbiamo avviato nuovi contatti commerciali e incontrato clienti già consolidati. Il secondo giorno c'è stata maggiore affluenza di visitatori esteri. Noi siamo fra i pochi espositori italiani presenti".
Futura si occupa di linee di lavorazione per l'ortofrutta. Papi sottolinea che in fiera sono presenti numerosi espositori, mentre gli italiani sono pochi. "Stiamo incontrando clienti già in essere e altri potenziali. Anche il 2024 dovrebbe essere l'anno giusto per concretizzare nuovi progetti. Le richieste arrivano prevalentemente da clienti che devono lavorare mele, ma anche orticole da serra come pomodori, peperoni e cetrioli".
Paesi Bassi, Germania, Polonia sono ben organizzate, con missioni finanziate dall'ente pubblico, così che le imprese debbano sostenere costi contenuti: un aspetto molto importante, specie in questo periodo.
"La prossima settimana (6-9 novembre 2023) saremo presenti al Gulfood Manufacturing a Dubai - conclude Papi - Vediamo che su questo mercato c'è una necessità di impianti per calibrare e confezionare prodotti coltivati sotto serra come pomodori, peperoni, cetrioli e melanzane".
In più, esponiamo a Dubai per proporre le nostre innovative linee di calibrazione elettronica e confezionamento di datteri, così come abbiamo fatto lo scorso anno", conclude Papi.
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