"Secondo la prima stima del 1° ottobre 2023 per la campagna 2023/24, le superfici di radici di indivia francese (7.260 ettari) destinate alla produzione di indivia sono inferiori del 3% rispetto allo scorso anno e del 12% rispetto alla media 2018-2022. La produzione di indivia francese (126mila tonnellate) dovrebbe quindi avvicinarsi ai bassi livelli del 2022/23 ed essere inferiore del 18% rispetto alla media 2018-2022. A settembre 2023, il primo mese della nuova campagna, i prezzi alla produzione erano più alti (31% in più rispetto alla media 2018-2022)". E' quanto riporta Agreste, il servizio statistico del ministero dell’agricoltura francese.
Produzione di indivia stabile ma inferiore del 18% rispetto alla media degli ultimi 5 anni
Al 1° ottobre 2023, la superficie coltivata a radici di indivia per la campagna 2023/24 era stimata in 7.260 ettari, ovvero il 3% in meno rispetto allo scorso anno e il 12% in meno rispetto alla media 2018-2022.
La produzione di radici per la campagna 2023, da maggio a novembre, è stimata in 214mila tonnellate. Ciò rappresenterebbe un aumento del 3% rispetto alla campagna 2022, ma anche in forte calo (-14%) rispetto alla media 2018-2022. La semina delle radici di indivia è avvenuta a maggio 2023, con qualche interruzione dovuta alle condizioni atmosferiche ma, nel complesso, si è svolta in buone condizioni. Lo sviluppo vegetativo ha rivelato una notevole eterogeneità nella dimensione delle radici. La raccolta è iniziata, a volte quasi un mese prima del previsto per le varietà più precoci.
Raccolta tra settembre 2023 e agosto 2024, la produzione di indivia francese dovrebbe raggiungere le 126mila tonnellate, un livello basso di raccolto, come quello precedente, e nettamente inferiore (-18%) alla media delle ultime 5 campagne. All'inizio della stagione, la produzione aumenta gradualmente, con pochi innesti del raccolto precedente.
Prezzi alti all'inizio della campagna
La qualità è buona ma, nonostante le attività promozionali, la domanda è stata frenata dal clima abbastanza caldo all'inizio della campagna. Le temperature si sono abbassate intorno alla metà di ottobre e la domanda è diventata più dinamica.
L’offerta limitata nel mese di settembre ha fatto alzare i prezzi, vicini ai livelli di settembre 2022 e superiori del 31% rispetto alla media 2018-2022.
Tra settembre 2022 e agosto 2023 (campagna 2022/23), le importazioni complessive di indivia (2.300 tonnellate) sono aumentate dell’11%, mentre i livelli di esportazione (7.600 tonnellate) sono diminuiti del 20%. Di conseguenza, la bilancia commerciale positiva è in calo del 29% rispetto alla campagna 2021/22.
Fonte: Agreste