Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Le dichiarazione di un imprenditore del settore

"Castagne: prezzi elevati, ma non stiamo facendo speculazione"

"In Campania, quest'anno si è registrato un calo di produzione di castagne nell'areale dell'avellinese, passando da 3/4 tonnellate per ettaro di un'annata normale, a meno di mezza tonnellata quest'anno. Ciò è stato dovuto all'eccessiva pioggia durante la prima metà di maggio, quando le piante erano in fioritura e per via delle elevate temperature di settembre e ottobre, che hanno bruciato i ricci in accrescimento. Queste condizioni climatiche hanno comportato una produzione esigua, caratterizzata da grossi calibri (50/60 frutti per chilo) e buona qualità, vista la bassa incidenza di marciume interno". Queste le dichiarazioni di Vincenzo De Maio, un imprenditore castanicolo di Forino (Avellino).

"L'attuale campagna, che è partita tra settembre e inizio ottobre, è cominciata subito con un buon prezzo - prosegue De Maio - proprio a causa dei volumi esigui, e sta proseguendo con buone quotazioni anche per i produttori, ma purtroppo non riusciamo a coprire neanche i costi di produzione. Diventa perciò fondamentale informare gli acquirenti sul motivo per cui i prezzi sono alti: non c'è alcuna speculazione in atto; il problema è solo che il prodotto scarseggia non solo su scala nazionale, ma in tutta Europa. Si registra una buona richiesta e consumi interessanti, e tutte le castagne prodotte vengono assorbite bene sia dalla gdo, sia dai mercati ortofrutticoli e dalle sagre. Quest'anno quindi si vedranno meno castagne a scaffale, ma di elevata qualità e calibri grandi".

"Ci piacerebbe comunicare a chi acquista castagne (buyer e consumatori) - dice in conclusione De Maio - che le attuali quotazioni elevate sono dovute all'andamento di mercato e non a volontà speculative da parte dei produttori. In più, i calibri grandi e l'assenza di marciume nelle castagne, insieme alla mancanza di merce su scala europea generano un valore aggiunto per il prodotto".