Secondo Charles Peris, segretario generale dell'organizzazione agricola Unió Llauradora, è ancora presto per determinare se i prezzi all'origine di questa campagna, che sono migliori di quelli delle campagne precedenti, riusciranno a compensare la diminuzione della produzione, la quale, seppur leggermente superiore a quella della scorsa stagione, registra comunque un -14,4% rispetto alla media quinquennale.
Per quanto riguarda i prodotti, ci saranno più limoni e meno arance. Secondo Ailimpo, i livelli di produzione di limoni in questa campagna, iniziata alla fine di settembre, sono molto simili a quelli raggiunti nella campagna 2021/22, il che significa che il settore sta "tornando a livelli di produzione normali". Secondo il Ministero dell'Agricoltura, la produzione è stimata in 1.167.444 tonnellate, il che rappresenta un aumento del 28% rispetto all'anno precedente.
Inoltre, c'è stata una transizione "ordinata" e "pulita" tra la campagna agrumicola dell'emisfero meridionale, con importazioni da Argentina, Sudafrica e Uruguay, e l'inizio della campagna dell'emisfero settentrionale, con la Spagna in testa, in cui i frutti non si sono sovrapposti.
Il MAPA prevede che la Spagna produrrà 2.643.299 tonnellate di arance in questa campagna, ovvero l'8,2% in meno rispetto alla stagione precedente e quasi il 24%, o 832.000 tonnellate, in meno rispetto alla media. Secondo Jose Antonio Garcia, direttore di Ailimpo, l'Associazione Interprofessionale del Limone e del Pompelmo, negli ultimi due anni la produzione è stata inferiore al normale, il che ha aiutato altri paesi produttori, come l'Egitto, a posizionarsi meglio.
Vale la pena notare che, tra gennaio e settembre di quest'anno l'Europa ha importato 827.928 tonnellate di arance, ovvero il 49%, o 272.200 tonnellate, in più rispetto allo stesso periodo del 2022.
Fonte: efeagro.com