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Agricooltur coltiva il futuro

"Far arrivare al consumatore finale un prodotto fresco, vivo e con radici intatte"

Cambiamento climatico, riscaldamento globale, emergenza idrica: lo scenario globale impone una riprogettazione dell'agenda in chiave tecnologica. L'agricoltura aeroponica è una tecnica di coltivazione innovativa che promette grandi risultati in termini di risparmio delle risorse e di sostenibilità ambientale.

Nata nel 2018 da un'idea di Marco Bartolomeo Divià, Alessandro Boniforte e Stefano Ferrero, Agricooltur® è un'azienda italiana che ha progettato e brevettato un sistema di agricoltura aeroponica efficiente e innovativo, che permette alle piante di svilupparsi fuori dal terreno e di crescere in ambiente controllato, con un consistente risparmio idrico rispetto alle tecniche tradizionali e senza l'uso di agrofarmaci.
Alessandro Boniforte, Marco Bartolomeo Divià e Stefano Ferrero

"Stiamo lavorando per consolidare la nostra presenza a livello nazionale. Oltre alle attività già in essere nel nord Italia - Lombardia, Piemonte e Liguria - il primo progetto in ordine temporale sarà nel Lazio: è in previsione l'apertura di una serra Agricooltur a Roma entro giugno 2024", sostengono i tre fondatori. "Nel piano di sviluppo aziendale c'è anche l'espansione nel mercato internazionale. Ci avvaliamo della collaborazione di Frédéric Thil, ex Ad di Ferrero e professionista di grandissima esperienza nel settore, con cui stiamo progettando la strategia di sviluppo estero e il piano di roll out".

Quelli europei, e in particolare Francia e Spagna, rappresentano mercati di forte interesse per l'azienda e la previsione è di implementare un canale entro il 2025.

Tre brevetti
Il sistema progettato da Agricooltur si basa su tre brevetti (Aerosmart, Aeromatic e Hortus) che permettono la coltivazione di ortaggi, micrortaggi ed erbe aromatiche attraverso un sistema di nebulizzazione delle radici delle piante, con risultati straordinari in termini di velocità, quantità e, soprattutto, qualità.

I sistemi di coltivazione dell'azienda possono essere utilizzati sia indoor, adattandosi alle strutture già esistenti, sia outdoor. I due moduli attrezzati per la coltivazione outdoor sono "The Plant" (una serra più grande) e "Hortus" (un container a fine vita trasformato dagli ingegneri di Agricooltur in una serra altamente tecnologica).

I vantaggi
Come riferiscono Divià, Boniforte e Ferrero, "le piante, in sospensione fuori dal terreno, ricevono acqua e sostanze nutritive dalle radici in un ambiente completamente controllato che riduce quasi del tutto la diffusione di parassiti e malattie tipiche della coltivazione in terra, senza dover impiegare insetticidi o antiparassitari, potenzialmente dannosi per la salute dell'uomo, delle piante e dell'ambiente".

"Ortaggi, micro-ortaggi ed erbe aromatiche coltivate con il nostro metodo aeroponico arrivano a far risparmiare fino al 98% di acqua e utilizzano meno del 10% dei fertilizzanti rispetto all’agricoltura tradizionale, senza immettere sostanze chimiche nella falda e limitando il consumo di suolo". Grazie al fatto che i suoi impianti vengono progettati e posizionati là dove c’è la domanda, Agricooltur riduce gli sprechi e limita gli spostamenti della merce su gomma riducendo, di conseguenza, le immissioni di gas serra nell'atmosfera.

Canale della Gdo: esperienza con la catena Carrefour
L'azienda è già entrata nel canale della Grande distribuzione organizzata con Carrefour. "Si tratta di una collaborazione relativamente recente, che ha dato ottimi risultati fin da subito - spiegano Divià, Boniforte e Ferrero - Da parte dell'insegna abbiamo riscontrato un grande entusiasmo nei confronti del nostro prodotto, che viene valorizzato al meglio all'interno del punto vendita. Ci sono certamente le premesse per consolidare una collaborazione molto proficua, con un significativo aumento numerico dei punti vendita in cui saremo presenti. Abbiamo già dei progetti in cantiere".

L'agricoltura aeroponica debutta nel mondo del franchising
Nel 2023, a seguito di un round di investimento di 5 milioni di euro, Agricooltur ha potenziato sia la sua organizzazione sia la capillare presenza sul mercato, prevedendo di superare gli 11 milioni di euro di fatturato nel 2024 nel mercato italiano e in quello europeo. Ad attirare l'attenzione dei franchisee sul modello di franchising di Agricooltur sono la sua scalabilità, la capacità di razionalizzare l’uso delle risorse, massimizzare la sostenibilità e portare ai consumatori finali prodotti sempre più controllati e più freschi.

Dopo anni di sperimentazioni e successi l'azienda, che è già entrata nel canale della Gdo, nell'Horeca con ristoratori e chef stellati, nelle mense aziendali (Dussaman per Eni) e nel settore del Real Estate, oggi lancia il suo modello innovativo di franchising che comprende un pacchetto chiavi in mano per la produzione e commercializzazione dei prodotti. Si parte dall'impianto produttivo e dal corso di formazione per la gestione dell'impianto. Inoltre, Agricooltur fornisce assistenza tecnica e agronomica, la materia prima (cialde già seminate), il packaging e i sistemi di conservazione e un kit asset marketing per la commercializzazione.


Divià, in occasione di Cibus Connecting Italy 2023, con "Hortus", il container a fine vita trasformato in una serra altamente tecnologica

"Il nostro modello di business e la nostra proposizione sul mercato sono di far arrivare al consumatore finale un prodotto fresco, vivo e con radici intatte. Per farlo, è fondamentale essere presenti in maniera capillare sul territorio: a questo scopo abbiamo individuato nel franchising lo strumento giusto per poter mantenere la promessa, anche a fronte di un'espansione sull’interno territorio nazionale", concludono Divià, Boniforte e Ferrero.

Per maggiori informazioni: www.agricooltur.it