Nonostante i prezzi delle patate siano lievitati parecchio rispetto a un anno fa, la nuova stagione sembra partire con il piede giusto.
"Abbiamo iniziato la raccolta nella prima decade di ottobre, con circa un mese di ritardo, ma la domanda è già superiore all'offerta. Gli operatori ci stanno chiedendo volumi importanti di merce. E' proprio vero che le patate sono l'ortaggio più presente sulle tavole degli italiani, grazie soprattutto alla loro versatilità di utilizzo. Registriamo rincari fino al 40%". A spiegarlo è Giancarlo Di Pasquale dell'omonima azienda agricola abruzzese, che coltiva quattro varietà di tuberi a 750 mslm, poi venduti ai mercati all'ingrosso e ai ristoratori italiani in cinque diversi formati (da 2,5 fino a 25 kg).
Quest'anno il clima anomalo ha creato non pochi problemi già in fase di semina, compromettendo il raccolto. "Solitamente, le semine si eseguono da aprile a metà maggio, ma le piogge primaverili , abbondanti e continue, hanno ritardato tali operazioni e quindi l'intera campagna. Il risultato? È che ancora oggi si stanno scavando tuberi che in realtà dovevano essere raccolti più di un mese fa. C'è un calo delle rese superiore al 35-40% e una maggiore percentuale di pezzature più piccole, idonee per sacchetti da 2,5 e 4 kg".
Varietà Agria
L'imprenditore ci spiega però che, nonostante l'ottimo esordio e la consapevolezza da parte degli acquirenti nel pagare di più il prodotto, sarebbe meglio non esagerare con i rincari dei prezzi. Si rischierebbe di favorire le produzioni estere, i cui arrivi sono già in crescita a causa del crollo delle produzioni italiane.
Per maggiori informazioni:
Azienda agricola Di Pasquale
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67051 Avezzano (AQ)
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