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Stagione delle arance: una partenza non senza difficoltà

La Sicilia si prepara alla nuova stagione arancicola non senza qualche difficoltà per quanto riguarda la produzione in campo. Il clima fin qui, infatti, non è stato molto favorevole, soprattutto per le arance bionde che hanno avuto problemi di allegagione. Tant'è che al momento nella Sicilia orientale, nella Piana di Catania, si è riscontrato un 20% di prodotto in meno. Ovviamente si tratta di considerazioni di carattere generale, che solo in tal senso devono essere tenute in conto.

Cosa diversa, tuttavia, per le arance rosse che inizieranno nel mese di dicembre. Tra l'altro con questo clima, con le poche piogge e il caldo afoso per il quale anche nel mese di ottobre si sono registrate temperature fino a 37/38°C, i frutti risultano di pezzatura medio piccola. Si sono rese necessarie irrigazioni per mitigare eventuali danni causati da questo caldo anomalo e l'augurio dei produttori è quello di ottenere, con le arance rosse tardive, un prodotto più omogeneo, magari aiutati dalle opportune piogge che si attendono.

Cionondimeno, le aziende strutturate contrastano le difficoltà con i dovuti accorgimenti in fase di gestione e pertanto prevedono, per questo 2023/24, raccolte in equilibrio rispetto agli impianti e volumi (possibilmente) maggiori rispetto all'anno scorso.

Un dovuto distinguo va sempre fatto. Per l'Azienda Arancia Loretta, ad esempio, si è registrata una crescita del 20%, nel 2023. "Tutto grazie alla professionalità, serietà, alla dedizione e all'impegno che mettiamo nel nostro lavoro - dice Carmelo Frisenna, operatore specializzato nella produzione e commercializzazione di agrumi - così da conquistare clienti business e i consumatori finali che ci scelgono per la qualità dei nostri prodotti. La scorsa campagna si è chiusa con 1100 vagoni di prodotto commercializzato. Parliamo di agrumi in genere, mentre per la stagione appena alle porte possiamo già ipotizzare un incremento del 25%".

Più volte si è parlato della minaccia HLB e Black spot, ma quali misure fin qui sono state prese per arginare queste fitopatie e cosa chiedono le aziende alle istituzioni preposte?

"L'HBL sappiamo bene essere una malattia pericolosa, per gli agrumi - risponde, sempre Frisenna - Una volta che un albero ne venga infettato, difficilmente potrà essere salvato. Stesso discorso per Black Spot, con la diminuzione del prodotto vendibile sul mercato fresco... Speriamo proprio di non trovarceli, questi problemi, in Sicilia. Ci auguriamo, così come avvenuto in passato, che si possa pensare a incentivi che possano garantirci il ritorno sul mercato con un prodotto solido, oltre alle dovute precauzioni alle frontiere con il prodotto d'importazione".