Sebbene ai nastri di partenza, il caldo anomalo e duraturo sta ritardando l'avvio della campagna agrumicola italiana, poiché provoca un rallentamento nell'invaiatura dei frutti. In Puglia si registra un posticipo di circa 10 giorni.
Daniele Martucci, titolare della omonima società Martucci Srl specializzata nella lavorazione e commercializzazione di agrumi, spiega cosa dobbiamo aspettarci dalla nuova annata, oltre a fornirci i prezzi di vendita attuali sulle piante.
Daniele Martucci
"Finora, tutti i prodotti ortofrutticoli estivi, dall'anguria alle drupacee, passando anche per le uve, hanno registrato prezzi di partenza altissimi, a causa dei rincari dei costi e della flessione delle rese, generata dall'andamento climatico anomalo. Perché l'agrume non dovrebbe seguire quest'andamento? In realtà, l'attesa non manca, come anche la consapevolezza da parte dei retailer di dover pagare la merce qualche centesimo in più. Le clementine si stanno acquistando in campo a 0,40-50 €/kg, rispetto ai 0,20-0,30 €/kg di 12 mesi fa. Invece, per le arance ci riteniamo dei commercianti fortunati quando riusciamo a comprare a 0,50 €/kg. Un anno fa i prezzi non superavano i 0,30-0,35 €/kg".
Sul ritardo della maturazione e quindi dell'avvio della stagione, l'operatore non sembra poi così preoccupato. "Con le temperature ancora miti, questi frutti non verrebbero collocati nel modo giusto, destabilizzando il mercato già all'esordio della campagna. E' noto che a stimolare maggiormente il consumo degli agrumi sia proprio il freddo. Crediamo di iniziare con le prime forniture italiane con foglia entro fine mese, mentre con le esportazioni in Francia e Germania intorno al 10 novembre, per poi partire con gli scarichi verso i Paesi dell'Est, non prima del 20 novembre".
In riferimento alle pezzature, Martucci riferisce che le clementine quest'anno avranno calibri medi di II, III e IV. "La pioggia manca da giugno, qui in Puglia. È un'annata normale, con rese giuste. Ci sono piante con 60 kg di frutti e quelle che ne portano 100 kg. E' raro trovare alberi stracarichi di frutti, che spesso non portano qualità. Ci serve solo un po' di pioggia per ottenere un lieve ingrossamento dei frutti, oltre alle temperature più autunnali, ideali per farle colorire e per vivacizzare il mercato. Si vive nella speranza di fare una buona campagna. Questa volta credo proprio lo sarà. Lavoreremo bene".
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