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Il commento di Albino Carli, direttore PPAS

Patata della Sila Igp: partenza in ritardo con meno volumi sul precoce, ma la qualità non manca

Con un ritardo di quasi un mese, la raccolta della Patata della Sila Igp è iniziata alla fine di settembre. "Siamo al 20% di avvenuta scavatura, molto indietro sulla tabella di marcia, e speriamo che il clima ci favorisca in questa operazione. E' noto che l'autunno silano può essere molto insidioso", dichiara Albino Carli, direttore del Consorzio Produttori Patate Associati-PPAS.


Team del Consorzio Produttori Patate Associati-PPAS e del Consorzio di Tutela Patata della Sila, tra i licenziatari ufficiali del Giro d'Italia, in occasione dell'ultima edizione di Macfrut

"Le rese si presentano in calo del 15%, almeno sulle patate più precoci che stiamo raccogliendo al momento. Il ritardo accumulato per le piogge continue in fase di semina e, successivamente, per le temperature elevate, con picchi estremi nel mese di luglio, avevano fatto già prevedere una flessione nei volumi. Speriamo che le varietà più tardive recuperino in resa, dopo un settembre molto caldo - continua Carli - Per fortuna, il prodotto si presenta buono a livello qualitativo. E' un aspetto positivo, considerando che in altri importanti areali italiani il clima ha creato danni ben superiori".

Avviata la programmazione con i clienti
"C'era molta attesa, come sempre accade quando siamo prossimi alle raccolte. Il prodotto è entrato subito nei canali di commercializzazione soliti, quali la Grande distribuzione organizzata italiana, e non è mancato qualche nuovo inserimento. Siamo soddisfatti, nonostante il caldo fino a qualche giorno fa non abbia agevolato il consumo di patate", sottolinea il direttore del Consorzio.

Considerando il calo produttivo nazionale complessivo, le quotazioni hanno registrato un discreto incremento. "Aumento che in realtà andrà a compensare il calo produttivo e che, a livello di liquidazione ai soci, si tradurrà solo in un leggero miglioramento rispetto allo scorso anno", spiega Carli, il quale evidenzia come soprattutto i costi crescenti del gasolio nel periodo estivo, in particolare, siano quelli che hanno messo sotto pressione maggiormente i produttori. "Di contro, si registra una stabilizzazione dei costi per i concimi".

L'investimento nella coltivazione di patate diventa sempre più gravoso. "Alla luce dei cambiamenti climatici, contro cui nulla si può fare, e dei rischi di impresa, non si riesce più a coltivare un ettaro a meno di 11.000 euro", indica Carli, rifacendosi alle analisi realizzate a livello aziendale. "E' chiaro che il prezzo di vendita diventa una variabile in grado di garantire al produttore un minimo di redditività, che gli consenta di programmare ulteriormente le produzioni per gli anni successivi".

Previsioni sulla campagna della Patata della Sila Igp
"Mi aspetto un'annata molto equilibrata. Nonostante in passato ci siano stati già degli aumenti dei prezzi, i consumi di patate non sono diminuiti e la tendenza sta continuando anche quest'anno. I prodotti premium e di qualità certificata, inoltre, continuano a registrare una quota di preferenza da parte dei consumatori, all'interno degli assortimenti, che prescinde dagli eventuali rincari che riguardano l'intero comparto ortofrutticolo", sottolinea Carli.

Continua il progetto sulle batate (patate dolci)
"Il progetto sta andando avanti e quest'anno siamo arrivati a regime, con 80 ettari di produzione. E' un investimento nel quale crediamo molto. Purtroppo, stiamo scontando qualche piccolo difetto qualitativo: le prime raccolte hanno fatto registrare in alcuni casi il distacco della buccia. La raccolta è iniziata e la campagna durerà fino a primavera inoltrata, fino a tutto maggio/giugno, in base ai decumuli dei prossimi mesi. Questa sarà la prima vera stagione di commercializzazione, con quantitativi adeguati", spiega Carli.

"Ci stiamo rendendo conto che quello della batata italiana è un progetto che può dare risposte a certi tipi di areali di produzione. Il consumo del prodotto è in aumento: lo notiamo dal numero di ordinativi che i nostri clienti ci stanno trasmettendo. Il nostro obiettivo è quello di offrire prodotto italiano per 12 mesi".

I canali di commercializzazione sono i medesimi di quelli della Patata della Sila Igp. "Si tratta di un buon abbinamento, in quanto anche la batata è un prodotto di alto valore. La patata dolce attrae una clientela interessata agli aspetti nutrizionali e salutari di una referenza. Va quindi a intercettare un target di consumatori attenti a determinate caratteristiche di un prodotto", conclude Carli.

Secondo il direttore del Consorzio, la batata è un prodotto che può dare molte soddisfazioni a una (ancora) piccola filiera italiana.

Per maggiori informazioni:
Consorzio produttori patate associati Soc. Coop. Agricola
C/da Garga 4 - S.S. 107 km 83.400
87055 San Giovanni in Fiore (CS) - Italy
[email protected]
www.patateppas.it