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I calibri quest'anno sono più piccoli

Lime italiani: margini ancora maggiori se biologici

Tra qualche giorno, l'agrumicoltore Domenico Maraglino raccoglierà i suoi lime, provenienti da un impianto giunto ormai al quarto anno di produzione, ubicato in provincia di Taranto e condotto in regime biologico.

Quest'anno le rese sembrano abbondanti, a scapito però dei calibri. Una conseguenza dovuta alla maggiore concentrazione di frutti presenti sulle piante che non preoccupa affatto l'imprenditore, poiché la richiesta si mantiene sempre elevata e gli operatori tendono ad accontentarsi anche quando il prodotto non è al top.

"Il valore aggiunto dei frutti non deriva soltanto dal fatto che vengono coltivati in Italia, ma soprattutto perché sono biologici certificati - commenta Maraglino - Infatti, grazie al bio, riesco a spuntare prezzi del 60% superiori rispetto alle coltivazioni convenzionali. I calibri quest'anno hanno un diametro di 4-5 cm rispetto agli ideali 6 cm, pezzature che non generano comunque alcun deprezzamento, come anche la lieve riduzione della succosità. Purtroppo, noi agricoltori dobbiamo fare i conti con un andamento climatico anomalo, che tende a compromettere ogni coltivazione ortofrutticola. Abbiamo registrato temperature estive fino a qualche ora fa, qui nel Meridione, costringendoci a effettuare continue irrigazioni di soccorso".

Stato attuale dei frutti

Maraglino riferisce che la produzione viene conferita totalmente alla cooperativa Apofruit, la quale poi si occupa del confezionamento e della commercializzazione dei lime. "E' un prodotto di nicchia, che in Italia non ha ancora raggiunto quote di mercato importanti, poiché abituati a frutti provenienti esclusivamente d'oltreoceano. Presentarlo sotto forma di un brand già conosciuto risulta quindi una strategia commerciale vincente".

Per maggiori informazioni:
Azienda Agricola Maraglino Agrumi
Via San Leonardo, 34
74016 Massafra (Taranto)
+39 3456052313
maraglinoagrumi.com