Tra una settimana Starfruit ricomincerà la stagione dei pompelmi israeliani. Nonostante gli attentati e il conseguente conflitto in corso, Ive Lambert dell'azienda di importazione afferma che per il momento non sembrano esserci ostacoli alla fornitura. "Gli esportatori con cui lavoriamo si trovano nei dintorni di Gerusalemme. Lì la situazione è relativamente calma al momento, il che significa che possiamo iniziare come al solito".
L'operatore belga, che importa principalmente agrumi ma anche avocado e mango da Israele, afferma che nelle zone un po' più lontane dal conflitto il commercio sta continuando il più possibile. "Attualmente i pompelmi sono in viaggio e per ora mi aspetto che arrivino da noi senza problemi. C'è anche abbastanza spazio per loro, perché la Turchia arriverà solo fra quattro settimane circa, il che significa che il mercato sarà molto diverso".
Ive non osa fare previsioni su come la situazione si svilupperà nelle prossime settimane. "Gli esportatori con cui lavoriamo si trovano intorno a Gerusalemme. Nel momento in cui ci saranno problemi nei porti o nelle zone di produzione, le cose cambieranno. Sicuramente non diventerà più facile, ma nelle zone più lontane dal conflitto la gente dovrà comunque cercare di continuare la propria vita nel modo migliore possibile. Ciò include il commercio".
Meno commercio israeliano
In generale, il commerciante nota che negli ultimi anni i prodotti che arrivano da Israele in Europa sono comunque un po' meno numerosi. "Alcuni supermercati si stanno muovendo a piccoli passi, se non ci sono altre opzioni. Inoltre, vediamo anche che il consumo in Medio Oriente è cambiato così tanto che per loro è più vantaggioso vendere il prodotto localmente. Per noi i volumi variano di anno in anno. L'anno scorso abbiamo acquistato cospicui volumi di pomelo da Israele perché i frutti cinesi erano molto costosi. Quest'anno, tuttavia, le tariffe di trasporto sono scese di nuovo, rendendo il prodotto un po' più conveniente".
"Tuttavia, continuiamo a ricevere i pompelmi del Paese e sembra che continuerà così. Resta da vedere quale risvolto avrà il conflitto. Siamo in contatto con i nostri partner israeliani e ci comporteremo di conseguenza in base a come cambierà la situazione", conclude Ive.
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