Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Blue Whale

Il nuovo progetto (Re)Generation Fruit

"Produrre buoni frutti e produrre bene" è l’obiettivo del nuovo progetto (Re)Generation Fruit di Blue Whale e dei suoi 6 partner. Il 21 settembre Blue Whale, che conta 300 produttori, ha presentato questa nuova iniziativa nella sua sede di Montauban. L’obiettivo è sviluppare pratiche agricole per una maggiore "performance ecologica e sostenibilità economica" nel settore melicolo.

Questo programma quinquennale (fino a febbraio 2028) rientra nella call France 2030 per progetti di transizione agroecologica, per un importo di 12.125.910 euro, cofinanziato da BPI France (8.206.473 euro). È coordinato da Blue Whale, in collaborazione con 5 partner: MicroPep, Asclepios Tech, Maf Roda, Purpan School of Engineering e INRAE, nonché 6 fornitori di servizi: Biosphères, Cefel, CTIFL, CIRAD, Catar ed EVEA.

"Potrebbe diventare impossibile produrre mele. Bisogna trovare delle soluzioni", spiega Bruno Bertheloz, direttore di Blue Whale. Il consorzio composto da 6 soci punta a "rivedere la catena del valore" della mela francese. Grazie “a un approccio sistemico che combina diverse tecnologie innovative, il progetto punta a sviluppare un percorso virtuoso di coltivazione pre e post raccolta per ottenere una mela buona, gustosa e rispettosa dell'ambiente. Secondo Christophe Belloc, presidente di Blue Whale, "domani non potremo produrre come produciamo oggi".

"La mela è molto più di un prodotto salutare"
Alla base di questo programma quinquennale c’è il progetto Good Apple, lanciato nel 2019 con l’obiettivo di migliorare le proprietà nutrizionali delle mele. Nel 2021, Blue Whale vuole andare anche oltre e, unendo 3 pilastri in un unico progetto, darà vita al progetto (Re)Generation Fruit: produrre in modo sostenibile e produrre meglio in termini di gusto e proprietà nutrizionali perché, secondo Christophe Belloc, "le mele sono molto più di un prodotto salutare".

Christophe Belloc, presidente di Blue Whale

Garantire la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole e riconquistare i giovani consumatori
"Il cambiamento climatico, le restrizioni sull'uso di prodotti fitosanitari, l'arrivo di nuovi bioaggressori, le aspettative sociali sempre più elevate e la perdita di attrattiva della professione agricola per le generazioni più giovani, sono tutti fattori che attualmente minano il settore ortofrutticolo", secondo Séverine Maldès, responsabile della qualità. Di fronte a questa situazione, Blue Whale punta a trovare "soluzioni alternative per garantire la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole, assicurando al tempo stesso i volumi necessari alla sovranità alimentare francese".

Questo progetto è anche una risposta al calo dei consumi che si registra da tempo. Secondo Bruno Bertheloz occorre "“coltivare prodotti buoni per riconquistare i giovani consumatori, trasformando di nuovo la mela in un frutto del piacere".

Christelle Bertin, direttrice marketing e comunicazione di Blue Whale

"Un approccio combinato tra leve agronomiche e tecnologiche"
Gli obiettivi di questa "iniziativa collaborativa e ambiziosa", che "propone un percorso produttivo più virtuoso rispettando l’intero ecosistema e garantendo la sostenibilità delle nostre aziende agricole, sono: migliorare la vita del suolo, rafforzare le difese naturali delle piante, ridurre del 50% le perdite di frutti nel frutteto e in azienda, limitare l’uso di prodotti fitosanitari, migliorare la densità nutritiva dei frutti", spiega Séverine Maldès.

Blue Whale e i suoi partner puntano a raggiungere i suddetti obiettivi "combinando queste diverse nuove tecnologie" e adottando un "approccio sistemico". Nei frutteti si lavorerà inizialmente sulla salute del suolo con una "sinergia copertura vegetale/biostimolante". Una gamma di soluzioni peptidiche innovative della start-up MicroPep, con sede a Tolosa, aiuterà contro la ticchiolatura e le malattie da stoccaggio. Negli impianti di frutticoltura, la soluzione fotobiologica Boxiluminx®, sviluppata da Asclepios Tech, sempre di Tolosa, punta a migliorare la resistenza ai bioaggressori e a stimolare le difese delle piante per ridurre le perdite e i pesticidi. La Purpan School of Engineering studierà tecniche ossidative (acqua ozonizzata, gas ozono), con la collaborazione di Maf Roda, specialista in soluzioni di calibrazione e confezionamento per lo sviluppo di un laboratorio di disinfezione pilota in un impianto di frutticoltura.

Per maggiori informazioni:
Blue Whale
1205 Avenue de Falguières
82004 Montauban - Francia
+33 (0)5 63 21 56 56
[email protected]
blue-whale.com/fr

Data di pubblicazione: