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L'HBL rappresenta una grave minaccia per il settore

Sfide comuni nell'agrumicoltura europea

Appena conclusasi la 15ma edizione di Fruit Attraction, la presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, Federica Argentati, riafferma l'essenzialità di costruire alleanze strategiche per affrontare sfide comuni nell'ambito dell'agrumicoltura europea.

"In un contesto in cui il settore agrumicolo affronta minacce come il temuto HLB (Huanglongbing) o Greening - afferma Argentati - bisogna enfatizzare la necessità di una cooperazione più stretta, sia tra le comunità scientifiche europee sia tra i produttori diretti e le loro associazioni. Tali tematiche saranno ampiamente discusse durante l'evento coordinato dal Distretto Agrumi di Sicilia il 27 ottobre prossimo a Catania. L'incontro vedrà la partecipazione di massime cariche istituzionali, delle rappresentanze della filiera e della cooperazione, docenti ed esperti del settore, incluso il Prof. Antonio Vincent dell'Istituto Valenciano de Investigaciones Agrarias (IVIA), il quale condividerà la strategia spagnola nel controllo della diffusione dei vettori e della malattia".

Federica Argentati

"Con grande orgoglio, l'Italia si è confermato primo Paese, dopo la Spagna, per la presenza di espositori - prosegue la presidente - Quest'anno, oltre 200 aziende italiane (tra cui moltissime le siciliane presenti) hanno occupato una superficie complessiva di 4.689 mq, ai quali si aggiungono i 900 mq della collettiva ICE. La rappresentanza italiana alla fiera madrilena, da anni seconda solo alla Spagna, cresce ulteriormente, confermando l'importanza del settore agrumicolo nazionale sulla scena internazionale".

L'HBL rappresenta una grave minaccia per l'agrumicoltura in Europa, e quindi anche per l'Italia: per questo è fondamentale il coinvolgimento del tessuto imprenditoriale agrumicolo siciliano e delle Istituzioni di riferimento. L'HLB ha avuto origine nel sud-est asiatico e, in poco più di un decennio, si è diffusa in varie aree agricole, causando significative perdite economiche in Cina, negli USA e in Brasile.

La sopravvivenza e la diffusione su larga scala di questi batteri sono garantite dalla presenza di due insetti vettori: Trioza erytreae e Diaphorina citri. Entrambi sono stati segnalati nel territorio europeo, nelle isole Azzorre e nelle isole Canarie. Attualmente, solo Trioza erytreae è stato rilevato nella penisola iberica.