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Guerra Israele-Hamas

Aziende e impianti di confezionamento nel sud del Paese sono chiusi: le persone stanno lottando per la loro vita

L'industria israeliana dei prodotti ortofrutticoli, in particolare nel sud del Paese dove le aziende hanno subito un brusco arresto, è ancora scossa dall'attacco terroristico a sorpresa dello scorso fine settimana da parte delle forze di Hamas, che hanno attraversato il confine della striscia di Gaza.

Omer Kemp, della Europe Retail Packing B.V. con sede in Israele, ha dichiarato: "Gli attacchi sono terribili e senza precedenti. Saranno settimane molto difficili. Ne usciremo vittoriosi e avremo la meglio, non abbiamo altra scelta. La situazione sul campo è molto fluida. Nel sud molte aziende agricole sono ferme. Tra le persone rapite ci sono 60 lavoratori thailandesi. Dal punto di vista della sicurezza, è una situazione in continuo cambiamento ed è ancora troppo presto per valutare l'impatto della guerra sul settore dei prodotti ortofrutticoli. È stato un attacco inaspettato, ma come nazione ce la faremo".


Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante il suo discorso alla nazione del 7 ottobre 2023. Screenshot: PM Office Gov.il

In seguito all'attacco a sorpresa, l'esercito israeliano ha chiesto l'evacuazione dalle aree attorno alla Striscia di Gaza, nel sud del Paese, che ha molte zone agricole. Si ritiene che molte delle persone della comunità agricola siano tra le centinaia di persone uccise e ferite negli attacchi. Sembra che i carri armati dell'esercito passino sopra le aziende durante le manovre vicino e attorno al confine. Si dice che questo faccia parte di un attacco di terra pianificato a Gaza.

I prodotti ortofrutticoli coltivati nel sud del Paese includono avocado, agrumi, carote, patate e altre colture di campo che vengono esportate in tutto il mondo. Sembrerebbe che i principali valichi di frontiera delle esportazioni siano ancora aperti, tra cui il porto di Ashdod, il porto di Haifa, nonché il principale aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv.

Oron Ziv, dell'azienda d’esportazione israeliana di frutta e verdura BeFresh Europe, traccia un quadro generale della situazione attuale. "È un caos totale ed è terribile quello che sta accadendo. Il commercio, gli affari e tutte le attività nella zona a sud di Israele sono completamente bloccati. Gli impianti di imballaggio sono chiusi, le persone stanno lottando per la loro vita. Nel nord del Paese, stiamo provando a lavorare. Tutti i confini sono chiusi e nessun lavoratore proveniente dalla Cisgiordania può entrare in Israele. Alcuni impianti di imballaggio lavorano su scala ridotta. Non è chiaro cosa stia succedendo nei porti. È una situazione che può cambiare di ora in ora. Stiamo ancora cercando di caricare i container. Abbiamo della frutta da trasportare. È molto difficile organizzarsi per la nuova raccolta. Molti riservisti vengono chiamati a prestare servizio nell'esercito, con conseguenze anche sulla loro capacità lavorativa. Questa situazione avrà conseguenze molto gravi sul comparto frutticolo, anche se è ancora troppo presto per dire esattamente che impatto avrà. Ora, come Paese, stiamo ancora lottando e cercando di stabilizzare la situazione, in particolare nei villaggi e nei kibbutz al confine di Gaza. Non ci sono parole per descrivere quello che sta accadendo lì. Molte persone sono state catturate, migliaia sono rimaste ferite, è qualcosa che non abbiamo mai affrontato prima. La vita continua e dobbiamo cercare di dare il massimo".

Prima che la battaglia si infiammasse anche nel nord di Israele, Amir Porat, amministratore delegato della Gezer Shluhot, grande azienda di coltivazione ed esportazione di carote, aveva riferito che il settore dei prodotti ortofrutticoli stava lavorando normalmente. "Nel sud di Israele, centinaia di persone sono state uccise a sangue freddo. Un massacro scioccante di civili innocenti, tra cui neonati, anziani, bambini, donne e uomini. Nessuno si è salvato dalla crudeltà dell'organizzazione terroristica di Hamas. In qualità di fornitori di alimenti, noi facciamo tutto il possibile per portare avanti la nostra attività. Israele ha già conosciuto periodi difficili. Sapremo come combattere il terrorismo e uscire da questa situazione orribile".

Plasgad, produttore e fornitore di bins intelligenti con sede in Israele, ha dichiarato: "Israele sta attualmente affrontando uno dei momenti più difficili, se non il più difficile. Il nostro cuore e le nostre preghiere sono con tutte le vittime e le loro famiglie, in tutto lo Stato di Israele. I nostri cuori sono spezzati, ma sappiamo che ci aspetta un periodo lungo e impegnativo. Il popolo israeliano è forte e unito, e supereremo tutto questo".

Per maggiori informazioni:
Omer Kamp
Europe Retail Packing
+31 0174 282 510
[email protected]
www.europeretailpacking.nl/nl

Oron Ziv
BeFresh
+972 (0) 722 555 135 (Israel)
[email protected]
www.befreshcorp.net

Amir Porat
Gezer Shluhot
+972 52 545 0781
[email protected]
www.gezershluhot.com

Data di pubblicazione: