Secondo un rapporto di Afrucat, le mele spagnole stanno recuperando spazio sugli scaffali dei supermercati del Paese. Dai dati raccolti dall'associazione emerge che, nel 2015, il 50% delle mele erano di origine nazionale. Negli ultimi anni questa percentuale è salita al 55% nel 2018 e al 59% nel 2023.
Secondo Manel Simon, "il rinnovamento varietale, così come la piantumazione di nuovi ettari, hanno permesso alla produzione spagnola di ottenere sempre più spazio sui nostri scaffali".
Infatti, sempre più marchi stanno cambiando le loro strategie e puntando sulla frutta nazionale.
Nonostante la presenza di pere spagnole sia risultata in calo, questo frutto ha guadagnato una posizione di rilievo sugli scaffali. Nel 2015, l'85% delle pere era di origine nazionale. Questa quota è scesa all’83% nel 2018 e al 72% nel 2023.
Il prezzo di mele e pere
I dati raccolti mostrano anche come si sono evoluti i prezzi negli ultimi anni. Confrontando il prezzo medio delle mele nazionali rispetto al prezzo medio delle mele importate, nel 2015 si è registrato un gap di 0,59 euro/kg a favore delle mele importate. Questo divario è andato aumentando nel corso degli anni e nel 2023 ha raggiunto 1,07 euro/kg.
Simon afferma che "dobbiamo continuare a lavorare per sensibilizzare i consumatori spagnoli sull'importanza delle loro scelte d’acquisto al supermercato, non solo per la nostra economia, ma anche per la sostenibilità e per il futuro del settore agricolo. Promuovere la nostra frutta domestica è fondamentale".
Anche nel caso delle pere c'è un divario di prezzo, che però sembra essersi ridotto nel corso degli anni. Mentre nel 2015 un chilogrammo di pere importate costava 0,68 euro in più rispetto alle pere spagnole, nel 2023 questo gap è sceso a 0,55 euro/kg.