In attesa di conoscere i dati ufficiali di Fruit Attraction, che - in termini di visitatori - è stata definita una fiera da livelli pre-Covid, se non superiori, è il momento delle valutazioni complessive e dell'elaborazioni dei contatti/conoscenze acquisiti in fiera. In tanti sono volati in Spagna non solo per aver un confronto e incontro con colleghi e altri professionisti del settore, ma soprattutto per poter ottenere maggiore visibilità e rilevare nuove opportunità di business.
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Per quanto concerne gli espositori italiani, ha partecipato circa il 60% di aziende che operano nel mercato del fresco, mentre il restante 40% è legato all'industria ausiliare. Circa 1.400 metri quadrati dei totali sono stati occupati da imprese italiane che hanno partecipato per la prima volta. Madrid si conferma la location perfetta, in un periodo perfetto: per chi si occupa di agrumi, è stato e rimane un evento imperdibile, a ridosso dell'avvio della stagione. Lo stesso vale per il mondo delle mele che è in fase di programmazione della campagna.
I visitatori interessati all'offerta italiana sono arrivati principalmente da Nord Europa, Spagna, Asia, Sudafrica, India, Marocco e Sud America.
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Già nella prima giornata non ci si aspettava così tanta gente tra i diversi padiglioni
In molti descrivono la partecipazione a Fruit Attraction come soddisfacente, sebbene si dica che, nell'era digitale, determinate attività di marketing potrebbero essere anche sostituite. Il bilancio è comunque positivo. Gli addetti ai lavori spiegano che il post-fiera è altrettanto importante e molto delicato, in quanto vanno avviate, per tempo, le azioni per la conclusione dei contatti e l'acquisizione di potenziali clienti.
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Juan Mauel Saez, Massimiliano Nicosia e Maria Antonietta Gurrieri
"Tanti i partecipanti che hanno visitato il nostro stand - riferisce Massimiliano Nicosia, export manager che insieme a Maria Antonietta Gurrieri, commerciale estero di Si.Sac. ha preso parte all'evento fieristico - I film di copertura pluriennali, termici e a luce diffusa si posizionano tra i prodotti più richiesti del nostro listino; sempre crescente invece è l'interesse manifestato per i film di pacciamatura bio, in un'ottica di salvaguardia ambientale".
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Irene Paravizzini e Franco D'Angelo di Op Agrologica
Presente in fiera anche l'Op Agrologica che ha colto un importante opportunità. "Con grande sorpresa, abbiamo ricevuto molte richieste per il nostro peperoncino Habanero - spiega Franco D'Angelo - Pensavamo fosse una referenza marginale e invece le richieste sono talmente incoraggianti che abbiamo subito deciso di ampliarne la produzione".
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Articolo a cura di Vincenzo Iannuzziello, Maria Luigia Brusco e Gaetano Piccione.