No ai cinesi, ma sì a qualcun altro. Così si potrebbe definire la notizia (riportata anche qualche giorno fa da il Sole24Ore) secondo la quale Verisem torna in vendita, ma non a Syngenta. Qualcuno ricorda come due anni e mezzo fa iniziò la disputa su Verisem, multinazionale nata a seguito di fusioni fra diverse aziende, fra cui la Suba di Longiano (Forlì-Cesena), fondata da Augusto Suzzi nel 1974. La proprietà di Verisem è americana (cfr. FreshPlaza del 24/05/2021).
"Un mandato per esplorare la strada a nuovi compratori - riporta IlSole24Ore - sarebbe stato dato a Robobank". Nel 2022, il governo italiano aveva esercitato i poteri di veto (Golden Power) per bloccare l'acquisizione di Verisem da parte del colosso svizzero Syngenta (controllato dai cinesi di ChemChina).
Ritenendo il business di Verisem di interesse strategico nazionale (nonostante la società non sia più in mani italiane da tempo, essendo controllata dal fondo americano Paine Schwarz Partners) era stato emanato un decreto del presidente del Consiglio Mario Draghi e del Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli che “dispone l'esercizio del potere di opposizione nei confronti dell'operazione di acquisizione da parte di Syngenta Crop Protection Ag, dell'intero capitale di Verisem B.V. e delle sue controllate”.