Nei mesi di ottobre e novembre, la AID-Oranfresh, azienda italiana produttrice di ventole antibrina, consegnerà nelle regioni del Piemonte e dell'Emilia Romagna le prime 30 ventole antibrina.
Salvatore Torrisi
A.I.D. (Agriculture Industrial Development) opera da oltre 50 anni nel settore delle tecnologie antigelo in agricoltura con investimenti importanti nel settore della ricerca e sviluppo, grazie alla formazione di scuola americana del suo fondatore e CEO Salvatore Torrisi, che hanno portato alla luce un nuovo modello di ventola antibrina.
Sopra e sotto: ventola AID modello WMD230
"La grande novità dell'ultimo anno - commenta Torrisi - è la ventola modello WMD170 Polyguard carrellata di cui abbiamo già venduto alcune unità in Emilia Romagna e che saranno installate nell'aziende agricole nei mesi invernali e primaverili per proteggere le colture frutticole dalle gelate sempre più presenti negli ultimi anni".
Il vantaggio della ventola carrellata rispetto a quella fissa - prosegue l'agronomo - è che si può utilizzare senza permessi particolari, può essere trainata all'interno dell'azienda e posizionata nel punto di maggiore efficacia in termini di protezione dal gelo in relazione alla direzione della brezza principale durante la gelata in corso. In particolare, i nuovi ugelli della corona progettati e sperimentati assicurano un'elevata micronizzazione delle particelle; anche se più sensibili alla brezza e alle sue variazioni notturne, grazie all'automazione e ai sistemi digitali 4.0 possono sospendere i trattamenti in automatico se le condizioni climatiche lo dovessero imporre (ad esempio, qualora la brezza notturna superi i 0,3/0,4 mt /sec di velocità)".
Ventola antibrina AID modello WMD170 carrellata
"L'impiego delle Polyguard - spiega il founder di AID e Oranfresh - si presta benissimo nel contesto dei trattamenti fitosanitari contro il malsecco del limone che negli ultimi anni ha fortemente danneggiato la limonicoltura siciliana e per il cui contenimento potrà rappresentare una svolta determinante nella difesa da questa avversità. Il nostro metodo di difesa con la Polyguard di nuova generazione, con sperimentazioni già mirate, consentirà di effettuare trattamenti tempestivi, quando le condizioni ambientali, di temperatura e umidità potrebbero essere favorevoli alle infezioni da parte dei fitopatogeni".
"I trattamenti innovativi impiegano nuovi prodotti di nano particelle di rame molto efficaci contro la germinazione delle spore del fungo – afferma l'esperto - Trattasi di formulati di nuova generazione che, se irrorati con tempestività, ed essendo di bassa tossicità, possono contribuire a bloccare l'insorgenza della malattia; a tal proposito, l'impiego della Polyguard risulta determinante anche con il terreno bagnato dopo le piogge, dove è impossibile intervenire con gli atomizzatori. Ultimo progetto di ricerca e sviluppo riguarda la ventola elettrica che porterà a breve ad un nuovo prodotto che ci permetterà di aumentare la gamma dei nostri modelli di ventola antibrina e di conseguenza soddisfare le richieste di un sempre maggior numero di clienti".
L'AID-Oranfresh offre anche la possibilità di installare un ventilatore antigelo senza motore alimentato con quello di una macchina agricola del cliente, come un trattore. La potenza necessaria è di almeno 160 Hp.
Tutte le nuove ventole sono totalmente interconnesse con i sistemi gestionali delle aziende agricole dei nostri clienti, infatti sono certificate 4.0 e quindi i nostri clienti hanno la possibilità di accedere al credito di imposta con la 4.0. La gamma delle ventole antibrina oggi prevede i modelli: WMD170 carrellata Polyguard, WMD170, WMD230, WMD170 o WMD230 reclinabile a scomparsa.
Per maggiori informazioni: 
Oranfresh-AID
Vincenzo Castiglione
Dott. Agronomo
Uff. Tecnico-Commerciale
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