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Focus sul mercato mondiale delle mele

Con l'inizio della raccolta delle mele nell'emisfero settentrionale, i vari mercati globali si trovano ad affrontare sfide e situazioni diverse. Nei Paesi Bassi la stagione è iniziata con una nota positiva, con forti vendite di mele Elstar attribuite alla loro eccezionale qualità. In Germania, invece, dopo l'annata record del 2022 si sta tornando a un raccolto più normale, con rese leggermente inferiori di mele Elstar e Gala. In Austria i danni da gelo continuano a mettere in difficoltà i produttori, rendendo imprevedibili le opportunità di esportazione. La Svizzera mantiene la sua posizione di produttore costante di mele, con i cantoni di Turgovia e Vallese in testa. La Francia prevede una promettente campagna di commercializzazione, con un aumento dei volumi e una forte domanda, mentre l'Italia è ottimista riguardo a una produzione superiore, soprattutto per le mele biologiche e club.

In Nord America, lo Stato di Washington è pronto per un raccolto consistente di mele, mentre New York deve affrontare delle difficoltà a causa delle condizioni climatiche avverse. L'Argentina sta registrando una crescita delle esportazioni verso le destinazioni vicine, grazie alla forte domanda del Brasile e di altri Paesi sudamericani.

Paesi Bassi: le vendite di Elstar sono iniziate bene
Secondo un commerciante di frutta olandese, la stagione di vendita delle mele Elstar è iniziata bene nei Paesi Bassi. "Credo che tutti i supermercati olandesi stiano realizzando profitti. Ciò è dovuto principalmente al buon sapore e alla conservabilità della mela a scaffale. La qualità di Elstar è davvero buona quest'anno. I prezzi attuali variano tra 0,65 e 0,70 euro, che è comunque il 30% in più rispetto all'anno scorso. All'epoca, infatti, il prezzo medio era di 0,35-0,40 euro: non si poteva coltivare a quel livello. Sono ottimista per quanto riguarda le vendite: stanno andando bene già adesso, non vedo perché il prezzo non possa salire ulteriormente nel corso della stagione".

Belgio: la qualità e i volumi lasciano molto a desiderare
Mentre le pere hanno registrato una buona perfomance nella nuova stagione belga, non si può dire lo stesso per l'andamento delle mele. "Molti coltivatori belgi hanno deciso di estirpare i meli dopo un'annata mediocre, con conseguente diminuzione dei volumi sul mercato - afferma un commerciante belga - Inoltre, la stagione di coltivazione è stata difficile, con molte piogge che hanno causato una significativa presenza di ticchiolatura. Le varietà di mele precoci si sono vendute bene, ma la combinazione di questi due fattori fa correre rischi alla Jonagold belga".

Un problema simile si verifica per le mele biologiche. "La pressione della ticchiolatura significa che una quantità sostanzialmente maggiore è andata all'industria. Per quanto riguarda il mercato fresco, sembra che sarà difficile allungare la stagione sino alla fine di giugno. I prezzi sono migliori dell'anno scorso, ma temo che non avremo una fornitura sufficiente fino alla fine".

Germania: raccolto normale nel 2023, dopo il record del 2022
Rispetto ai raccolti record dello scorso anno, quest'anno quello di mele Elstar e Gala in Renania sarà leggermente inferiore. "Il fatto che la resa sia minore non è insolito. Dato che l'anno scorso i volumi di raccolta sono stati decisamente grandi, possiamo parlare di un raccolto normale nel 2023", afferma un coltivatore. Anche in altre zone di produzione le rese sono inferiori. Nella regione di Altes Land, nel nord della Germania, si prevede un raccolto di 299mila tonnellate, il 13% in meno rispetto all'anno scorso.

Austria: la volatilità dei volumi limita le opportunità di esportazione
Nella regione austriaca della Stiria la raccolta delle mele è in pieno corso. Molti produttori stanno avendo problemi significativi a causa dei danni dovuti al gelo. Sottolinea un esportatore: "Negli ultimi anni abbiamo spesso dovuto affrontare grandi sfide climatiche, in particolare i danni da gelo, che portano a volumi estremamente volatili. Sviluppare 'nuovi' mercati di esportazione in queste condizioni di volatilità è difficile, in alcuni casi addirittura impossibile".

Svizzera: i canton Turgovia e Vallese restano i maggiori produttori
A seconda della varietà, le mele svizzere vengono raccolte da agosto a ottobre. Grazie alla buona conservabilità, sono disponibili tutto l'anno. Nel 2022 le mele svizzere sono state prodotte su circa 3700 ettari. I cantoni di Turgovia e Vallese sono i maggiori produttori. La varietà Gala è la numero uno tra le mele svizzere, seguita da Golden Delicious e Braeburn.

Francia: una campagna promettente
Dopo una campagna 2022 difficile a causa dell'aumento dei costi di produzione e del clima sfavorevole, quest'anno i frutteti sono stati risparmiati da gravi incidenti climatici. Secondo l'Association Nationale Pommes Poires, "il raccolto 2023 si preannuncia buono e dovrebbe soddisfare i consumatori sia in termini di quantità che di qualità". Quest'anno si prevede un totale di 1,5 milioni di tonnellate di mele, con un aumento del 12% rispetto al raccolto del 2022 e del 10% rispetto alla media triennale (ovvero 120mila tonnellate in più rispetto ai volumi raccolti negli ultimi 3 anni). Sebbene il raccolto sia più abbondante rispetto agli altri anni, non ha raggiunto il pieno potenziale produttivo, ma è comunque vicino a un anno normale in termini di volumi.

Dal punto di vista della commercializzazione, le mele di quest'anno dovrebbero beneficiare di una situazione positiva, in quanto il nuovo raccolto arriva su un mercato completamente vuoto, senza sovrapposizioni di scorte con il vecchio raccolto, unitamente a una forte domanda e a prezzi molto soddisfacenti che dovrebbero essere mantenuti. Il potenziale di mercato è quindi nettamente migliore quest'anno.

Italia: aspettative ottimistiche in questa stagione
A circa un mese dall'inizio della campagna commerciale 2023/24, uno dei Consorzi altoatesini parla di buona partenza. Si stima una produzione superiore del 10% a quella della campagna 2022/23 e anche a livello qualitativo gli auspici sono positivi, poiché l'estate è stata meno calda e secca dell'anno scorso. Raccolto record per il biologico. Le mele club sono in crescita.

A fare da apripista SweeTango. Quasi parallelamente, è partita la campagna della Gala, con calibro, colore e gusto adeguati. Dalla metà di settembre le mele Kissabel sono tornate sui mercati con la produzione dell'emisfero nord: il raccolto è in crescita del 40% in Europa. Il 22 settembre è stato il turno della Red Delicious e, a seguire, arriveranno sui punti vendita anche le mele Kanzi e Ambrosia. Per le Golden Delicious della nuova stagione bisognerà aspettare l'inizio di ottobre.

Si registra una certa vivacità sul mercato italiano, con forti richieste da parte di tanti esportatori italiani. Ma non solo: è molto dinamico anche il mercato verso la Spagna e la Germania. Per quanto riguarda i mercati asiatici, le mele italiane hanno una presenza significativa: prova ne sono le oltre 63.000 tonnellate esportate in Estremo Oriente nella scorsa stagione, di cui la maggior parte verso India, ma anche verso Singapore e Hong Kong. Altri Paesi asiatici come Taiwan, Thailandia e Vietnam stanno assumendo un ruolo crescente grazie alla qualità e all'offerta varietale delle mele italiane.

Spagna: le previsioni di raccolto rimangono positive nonostante le grandinate
Le previsioni di raccolta delle mele in Catalogna, la principale area di coltivazione della Spagna, sono di 266.110 tonnellate per il 2023, simili alla media degli ultimi 5 anni (-1%) e superiori del 22% rispetto al 2022. A Lleida si sono verificate diverse grandinate: le più deleterie sono state quelle del 7 maggio, con circa 282 ettari che hanno subito danni tra l'80 e il 100%, e quella del 13 giugno, con circa 250 ettari danneggiati e un impatto tra il 70 e il 100%. Il 29 giugno diverse regioni sono state colpite da forti venti e rovesci; i danni sono stati diversi, da quelli alle strutture dei campi (reti antigrandine strappate), alla rottura di rami, ma hanno avuto un impatto minimo sulla perdita di produzione di frutta.

Non ci sono state gelate significative, ma solo occasionali. In generale, in tutto il Paese si prevedono rese elevate di Gala e Golden di buona qualità. I frutti hanno un bell'aspetto, anche se le dimensioni sono più piccole a causa dell'elevata quantità di pezzi sugli alberi e dell'impatto della siccità.

Grecia: fino al 60% di offerta in meno a causa del clima estremo
Si prevede che in Grecia la coltivazione di mele sarà inferiore al solito. Ad Agia Larissa, dove si coltiva circa il 20-30% della produzione di mele della Grecia, si producono 80.000 tonnellate di mele all'anno, mentre il numero di meli supera le 900mila unità. La raccolta inizia con varietà precoci come Gala e Ozark Gold, per poi passare alle varietà rosse come Jeromine, Red Velox, Scarlet, Super Chief e Red Cup e infine alle varietà tardive come Fuji e Granny Smith. La Granny Smith sta registrando la crescita maggiore in questa regione e occupa circa il 40% della produzione annuale.

Quest'anno la Grecia ha dovuto affrontare una grande tempesta, ma il clima ha un impatto negativo sulla coltivazione delle mele greche già da diversi anni. Fortunatamente, nella zona di Agia i danni sono stati limitati, sebbene fosse molto vicina all'epicentro della tempesta Daniel. In altre zone, invece, ha lasciato perdite: prima di tutto di vite umane e poi di beni, come edifici, attrezzature, macchinari, strade e campi.

Siccome quest'anno l'offerta sarà inferiore, la domanda è già in aumento. Quest'anno a causa del violento cambiamento delle condizioni meteorologiche, le perdite si aggirano intorno al 60%.

Polonia: buona qualità ma volumi inferiori
Sebbene si preveda che in Polonia i volumi di mele saranno inferiori, un esportatore di mele è soddisfatto della qualità del raccolto di quest'anno. "In Polonia il raccolto totale di mele sembra essere inferiore di circa l'11% rispetto alla stagione precedente. Detto questo, le varietà più richieste per l'esportazione sembrano essere ad un livello simile".

L'esportatore si concentrerà sia sul mercato interno polacco, che è enorme, sia sul mercato europeo. Per quest'ultimo l'attenzione sarà rivolta in particolare all'Europa centro-orientale. Le mele saranno esportate anche all'estero, in India e in Sud America. In termini di crescita, l'esportatore spera di poter inviare più spedizioni ai clienti europei e ad alcuni nuovi mercati asiatici, come Thailandia, Malesia e Indonesia.

Turchia: inizio di stagione promettente, ma i danni dell'ondata di caldo sono ancora sconosciuti
L'inizio della stagione delle mele in Turchia è stato finora promettente e i coltivatori e gli importatori dei vari mercati hanno espresso grandi aspettative. Gli esportatori sono pronti a consegnare un buon volume di frutta di alta qualità. La nuova stagione inizia con la varietà Gala, che si prevede sarà particolarmente popolare in questa stagione, con l'entrata in produzione di nuovi frutteti nella zona di Karaman/Nigde. La raccolta delle mele Gala è iniziata intorno agli ultimi giorni di agosto. La domanda di mele Gala è stata superiore alle aspettative, soprattutto da parte dell'India, e nel complesso si prevede che la stagione delle mele turche sarà un successo nel 2023, con una buona qualità e un buon volume previsto.

Tuttavia, ci sono diversi problemi che potrebbero emergere dopo l'ondata di caldo che ha afflitto i frutteti turchi quest'estate: scottature, stress idrico, caduta dei frutti e riduzione della qualità. L'entità dell'impatto dell'ondata di caldo sulla stagione delle mele dipenderà da una serie di fattori, tra cui la gravità e la durata, la tempistica dell'evento durante la stagione di coltivazione e la resistenza dei meli.

India: i frutti d'importazione sono sempre più popolari
Tutta una serie di mele di varia provenienza ha guadagnato popolarità tra i consumatori indiani. Secondo un importatore, le origini più popolari delle mele importate includono Italia, Polonia, Turchia e Serbia. Questi Paesi si sono affermati come fornitori chiave di mele per vari mercati. Tra le varietà, le mele italiane, in particolare varietà come Gala, Red Delicious, Epli, si distinguono spesso per la loro qualità e il loro sapore. Anche le mele polacche, tra cui varietà come Jonagold e Idared, sono molto apprezzate. Le mele turche, come Gala, Red Delicious e Granny Smith, si distinguono per la loro croccantezza e dolcezza. Nel frattempo le mele serbe, come la Gala Pink Lady e la Stark Delicious, hanno guadagnato popolarità. Queste origini e varietà contribuiscono alla gamma dell'offerta di mele sul mercato d'importazione.

Nord America: previsto un grande raccolto per il 2023
Washington, il più grande stato produttore di mele degli Stati Uniti, si aspetta un raccolto migliore per questa stagione. Quello dello scorso anno si è attestato intorno ai 100 milioni di cassette, ma quest'anno lo Stato prevede un volume di produzione totale compreso tra 127 e 130 milioni di cassette.

Dopo un inizio più tardivo, i frutti di Washington appaiono puliti e privi di molte delle macchie che si verificano in caso di vento o temperature estreme.

Mentre il Michigan sta raccogliendo quantitativi consistenti - circa il 90% del raccolto record dell'anno scorso - i coltivatori della Pennsylvania stanno raccogliendo secondo le stime, il che è in linea con volumi cospicui.

Il Nord-Est ha una quota di circa il 10-15% della produzione di mele negli Stati Uniti. I melicoltori dello Stato di New York hanno avuto una stagione di coltivazione difficile. "Le condizioni non sono state perfette a causa di una fioritura tardiva, di una gelata precoce e di alcune grandinate durante l'estate". Di conseguenza, si prevede che la produzione totale di mele dello Stato sia diminuita di circa il 20%.

Nella Columbia Britannica le prime indicazioni indicano che i raccolti saranno inferiori di circa il 15% quest'anno, mentre in Ontario il raccolto sembra simile a quello del 2022.

Argentina: le vendite verso destinazioni vicine incrementano le esportazioni
Secondo il mensile statistico sulla frutta del CAFI, la Camera argentina dei frutticoltori integrati, con dati da gennaio ad agosto 2023, le esportazioni di mele da Río Negro e Neuquén sono state pari a 51.056 tonnellate, con un aumento del 28% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Osservando i principali Paesi di destinazione delle mele argentine in questo periodo, si può dedurre che le vendite verso le destinazioni del continente stesso hanno guidato questa crescita significativa.

Il Brasile è stato la principale destinazione, ricevendo il 31% del totale con 15.824 tonnellate, dopo aver aumentato gli acquisti del 44% rispetto all'anno precedente; a seguire la Bolivia con 7.738 tonnellate (+10%) e, dopo aver registrato un aumento del 151%, il Paraguay è in terza posizione con 6.954 tonnellate. Se la crescita del Paraguay è stata notevole, lo è ancora di più quella dell'Ecuador che, al decimo posto tra i maggiori importatori di mele argentine, ha aumentato i suoi acquisti del 407%.

Le vendite in Russia sono diminuite del 36% nel periodo analizzato, così come in diversi mercati del continente europeo: la Francia ha ridotto gli acquisti del 34%, la Norvegia del 42%, i Paesi Bassi del 6% e l'Italia del 100%.