Venerdì 22 settembre si è tenuta a Locorotondo, presso i giardini del Centro Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura Basile Caramia, la mostra delle migliori selezioni di uva da tavola costituite in seno ai programmi di breeding avviati recentemente in Italia. L'iniziativa è stata collocata nell'ambito dell'evento di presentazione dell'edizione Macfrut 2024, che vedrà la Regione Puglia partner della manifestazione.
Molti i partecipanti
Dieci selezioni proposte dalla Rete Italian Variety Club, 10 del Consorzio Nuvaut e 7 del gruppo Grape&Grape Group sono state visionate, degustate e giudicate da un corposo panel test di produttori, tecnici del settore e consumatori. Tra i campioni esposti erano anche nascoste con codici due delle varietà apirene internazionali attualmente diffuse sul territorio.
Consumer test
Circa 200 i partecipanti, i quali hanno compilato una scheda di valutazione delle uve in mostra, immettendo dati utili alla successiva elaborazione statistica e alla catalogazione delle selezioni in una provvisoria classifica di gradimento.
Selezione avanzata della Rete IVC a bacca bianca aromatica
Le informazioni raccolte nelle schede di valutazione serviranno infatti a integrare i dati rilevati dai breeder nei campi sperimentali e nei vigneti-prova (fenologia, fertilità, produttività, caratteristiche agronomiche, qualità), per una migliore scelta delle selezioni da brevettare.
La fase di registrazione delle varietà presso il CPVO è infatti lunga e onerosa (circa 5 anni e 15.000 euro/varietà) e viene avviata solo dopo una lunga serie di attività propedeutiche, a iniziare dalla scelta delle combinazioni di incrocio e dall'esecuzione dei processi di emasculazione e impollinazione fino all'allevamento delle progenie e alla loro valutazione nei campi sperimentali. Inoltre, per poter fare richiesta di brevetto è necessario redigere una scheda ampelografica sulla base di più annate di osservazioni a carico del breeder. Con l'introduzione dell'identificazione varietale attraverso l'analisi molecolare, utilizzata anche per questioni legali, sarebbe utile avviare una seria riflessione sulla necessità di aspettare tempi così lunghi poter ottenere la protezione comunitaria, soprattutto in un contesto di rinnovo varietale dinamico come quello che si va delineando nel settore delle uve da tavola.
L'evento è risultato dunque un momento di aggregazione e confronto tra il mondo della ricerca e quello delle imprese.