Ottobre si avvicina e, nella provincia di Reggio Calabria, ci si prepara alla raccolta di avocado. "Con il mango abbiamo già iniziato ai primi di settembre, mentre a fine mese sarà la volta dell'annona - dichiara Pierdomenico Lucisano dell'omonima azienda agricola di famiglia - Da metà ottobre cominceremo con la raccolta dell'avocado. Tutte le coltivazioni avvengono in pieno campo. Il caldo estivo ha influito e non poco su questi frutti. C'è stata una cascola importante, soprattutto sull'avocado, che ha creato una perdita di almeno il 35%. Leggermente inferiore l'effetto delle temperature su annona e mango".
Come tutto ha avuto inizio
"L'avventura è iniziata nel lontano 1963, quando Francesco e Pietro Lucisano, rispettivamente mio padre e mio zio, realizzarono il primo impianto specializzato di Annona Cherimola di circa 2 ettari - racconta Lucisano - Ancora pionieri nella coltivazione di fruttiferi tropicali, trovarono non poche difficoltà nella produzione e commercializzazione di questo frutto. Grazie però agli studi di Francesco presso l'Università di Palermo, dove si era laureato in agraria, sono riusciti a portare avanti questa coltivazione, con fatica ma anche soddisfazione".
L'Annona Cherimola, il cui frutto conosciuto anche come "Chirimoya", ovvero cuore freddo per la sua forma a cuore e il colore verde, ha un sapore dolce e un aroma che richiama ananas e fragola.
"Sempre negli anni Sessanta, sul litorale ionico della provincia di Reggio Calabria, i fratelli Rizzuti - miei zii anche loro - provarono i primi semenzali di avocado e mango. L'ostinazione, che ha sempre caratterizzato la mia famiglia, mi ha portato a non fermarmi - racconta Lucisano - Sul finire degli anni '80, infatti, seguendo le orme dei miei zii e la loro esperienza, ho importato alcune piante di avocado e mango dai vivai Brokaw, in California, e ho iniziato a sperimentarne la coltivazione nelle nostre zone".
Annona, avocado e mango del Sud Italia
"In questo momento, nella mia azienda sono in produzione circa 2 ettari di annona, cultivar Fino de Yete: un frutto squisito, ma molto delicato e per questo motivo più diffuso nei mercati locali e anche su alcuni nazionali, dove lo commercializziamo in cartoni da 5-7 kg", spiega Lucisano. "La Fino de Yete, varietà molto produttiva, ha frutti caratterizzati dalla scarsa presenza di semi e da un peso che si aggira tra 300 e 400 grammi. In alcuni casi arriva a pesare 1 kg e quindi la sua commercializzazione è più difficoltosa per il rapporto prezzo/peso".
"Abbiamo circa 1 ettaro di mango e qualcosa in più destinato ad avocado, con prospettive di raddoppiare o forse triplicare a breve giro queste superfici. Ora abbiamo in piena produzione avocado di varietà Hass, Fuerte e Bacon e mango Kensigton Pride, Glen, Maya, Kent e Keith".
Lucisano continua a lavorare per incrementare la produzione di questi frutti con nuove piantagioni e inserendo nuove cultivar, perché il mercato è in continua evoluzione e la richiesta di frutti tropicali aumenta sempre più. "Il pregio del tropicale coltivato nel sud Italia è quello di risultare più gradevole e quindi più richiesto rispetto ai frutti provenienti dalle altre parti del mondo. Il segreto? Il frutto è raccolto non molto acerbo e giunge sui mercati in un tempo più breve, con una maturazione ottimale".
Foto articolo fornite da Pierdomenico Lucisano
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