Secondo un recente rapporto di Rabobank, le esportazioni globali di uva da tavola sono diminuite rispetto alla stagione precedente, ma sembra continuino a registrare un trend in crescita. I Paesi fornitori stanno affrontando diverse sfide mentre cercano di migliorare l’efficienza. Le varietà verdi senza semi stanno guadagnando popolarità e registrano una domanda in aumento.
L’uva da tavola continua a essere uno dei principali frutti commercializzati a livello globale
Nonostante nella stagione 2022/23 si sia registrato un calo delle esportazioni globali del 5%, molti Paesi stanno adeguando la produzione per soddisfare la domanda e migliorare l’efficienza operativa. "Questa è stata la seconda migliore stagione della storia per le esportazioni globali di uva, superata solo dalla precedente stagione 2021/22. Ci aspettiamo che questa tendenza al rialzo osservata negli ultimi dieci anni continui anche in futuro", afferma Gonzalo Salinas, analista senior-settore ortofrutta presso Rabobank.
L'instabilità del meteo ha un ruolo importante nelle sfide che devono affrontare i principali fornitori nelle diverse regioni. Il Cile ha registrato un calo delle esportazioni del 18%, a causa del diffuso sradicamento delle aree a bassa resa e di altri sforzi compiuti per migliorare la redditività nelle ultime dieci stagioni. Nel frattempo, la scorsa stagione, il Perù si è imposto come il più grande esportatore, con quasi 600mila tonnellate, nonostante gli intoppi logistici causati dalle proteste politiche di inizio 2023.
I prezzi sono in aumento sui principali mercati di destinazione
L’aumento dei prezzi sui principali mercati di destinazione sta modificando il quadro della vendita al dettaglio, favorendo le varietà verdi senza semi. "Anche se alcuni mercati registrano un leggero calo nella disponibilità di uva da tavola, si prevede una crescita controllata e al rialzo", ha osservato Salinas.
Il mix varietale del futuro sarà green
Le varietà proprietarie, con rese più elevate, costi inferiori per chilogrammo e qualità migliore, guideranno la filiera nelle prossime stagioni, a vantaggio sia dei produttori che dei rivenditori.
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Gonzalo Salinas
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