In Spagna si sta concludendo la campagna estiva di broccoli, cavolfiori, cavoli e carciofi e, a breve, inizierà la semina per la campagna autunnale e invernale nel sud-est del Paese, una zona più orientata alle esportazioni (la principale area di produzione in Europa).
"La campagna estiva è stata caratterizzata da temperature elevate e siccità nei mesi di giugno, luglio e agosto", afferma Juan Marín, direttore dell'azienda murciana Campo de Lorca, nota per il suo marchio Cricket. "Le piante hanno sofferto a causa della mancanza di acqua disponibile, che ha causato rese inferiori al solito. Di conseguenza, i prezzi hanno superato quelli della scorsa stagione".
Tra pochi giorni, la fiera Fruit Attraction riunirà i produttori spagnoli e tutte le catene nazionali e internazionali, facilitando la pianificazione della nuova campagna autunnale e invernale, che va da ottobre a maggio.
"Sembra che ci sia un diffuso pessimismo riguardo alla stagione invernale, a causa della carenza d'acqua, aggravata dai tagli al trasferimento idrico Tago-Segura approvati all'inizio di quest'anno", dice Juan Marín. "Tuttavia, alla Cricket abbiamo lavorato per garantire il recupero dei volumi di produzione e siamo riusciti a fornire la stessa quantità di broccoli, cavolfiori, cavoli e carciofi dell'anno scorso".
Per raggiungere questo obiettivo l’azienda ha diversificato le proprie aree produttive. "Abbiamo rafforzato la nostra presenza nelle zone fuori Murcia che hanno abbastanza acqua, e questo ci aiuterà a garantire la produzione e l'approvvigionamento. Dopo più di 30 anni di esperienza, non possiamo restare a guardare e dire che in Murcia la siccità è inevitabile. È nostra responsabilità trovare delle soluzioni", afferma il direttore di Cricket.
"Fortunatamente, le ultime piogge ci daranno una piccola spinta al'inizio della campagna di Murcia. Grazie all'impianto di desalinizzazione di Águilas e ad altre risorse, l'azienda avrà una fornitura idrica sufficiente nella valle del Guadalentín", dice Juan Marín.
Secondo il direttore, nonostante i costi di produzione rimangano elevati, negli ultimi 6 mesi si sono stabilizzati e addirittura sono leggermente diminuiti per fattori produttivi come energia, carburante o imballaggi, anche se avverte che "c'è ancora bisogno di tempo, perché ci sia una transizione sostenibile verso il modello proposto dal piano europeo 'From Farm to Fork'. Abbiamo accesso a meno risorse per restare produttivi e competitivi".
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