L'industria israeliana dell'avocado, che ha appena iniziato la stagione di raccolta 2023/24, sta registrando una buona domanda iniziale da parte dei mercati europei per la varietà a buccia verde. "La stagione dei Greenskin è appena iniziata. Per ora la domanda nell'Ue è soddisfacente, ma ci aspettiamo una campagna principale più impegnativa", afferma Yonatan Meron, direttore alle esportazioni della Granot Fresh.
Sebbene l'inizio della stagione sia positivo per gli avocado a buccia verde, un mercato tradizionalmente importante per queste esportazioni, la Russia, ha i suoi problemi. Meron mette in guardia: "Le sanzioni internazionali in corso e l’esclusione dal sistema di pagamenti bancari internazionali rende difficili i trasferimenti e i pagamenti dalla Russia. Bisogna considerare l'instabilità nel Paese, un mercato importante per i Greenskin israeliani".
Meron prevede che le esportazioni di avocado israeliani raggiungano lo stesso volume della stagione 2021/22. "Si prevede un'esportazione complessiva di 125mila tonnellate, 75.000 ton di Hass e 50.000 ton di Greenskins".
Granot è la più grande cooperativa agricola in Israele che raggruppa 43 insediamenti agricoli collettivi (Kibbutzim), che la rendono uno dei maggiori confezionatori ed esportatori di avocado e agrumi in Israele. "Coltivano 3.200 ettari di avocado e hanno 70 anni di esperienza", afferma Meron.
La raccolta dell’Hass inizierà a metà ottobre
"La stagione dell’Hass inizierà a metà ottobre. Raccoglieremo i frutti dai lotti selezionati per il loro alto contenuto di sostanza secca. Da novembre fino alla fine di marzo entreremo nella stagione principale dell'Hass. Prevediamo una buona domanda per il nostro frutto per tutta la stagione, poiché l'offerta da parte di alcuni fornitori invernali è bassa e si prevede che il mercato sarà meno approvvigionato, soprattutto per quanto riguarda i calibri più grandi".
Il tasso di cambio tra lo Shekel israeliano (ILS) e l'Euro, il Dollaro e la Sterlina è attentamente monitorato. La valuta locale è da anni molto più forte, il che significa profitti inferiori per i coltivatori. La situazione è cambiata dall'inizio dell'anno, con l'indebolimento dello Shekel, che ha comportato maggiori introiti dalle esportazioni. "Per ora, i tassi di cambio tra Shekel e Euro/Sterlina/Dollaro stanno aiutando i nostri coltivatori ad aumentare i profitti", conclude Meron.
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Yonatan Meron
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