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"A causa dell’inflazione, le persone consumano meno"

Incentivare i consumi per una campagna di successo delle mele francesi

"Il consumo è fondamentale per il successo di una campagna", ha spiegato Daniel Sauvaitre, presidente dell'Associazione francese di mele e pere (ANPP), dichiarazione a cui ha fatto eco Bruno Darnaud, presidente dell'Associazione dei produttori di pesche e albicocche, in occasione del lancio della campagna della pera e della mela. "Alla fine è il consumatore a decidere, quindi dobbiamo essere pratici e rendere lo scaffale invitante, accessibile e coerente in termini di prezzi".

La campagna sembra promettente sia in termini di qualità che di quantità, secondo Sandrine Gaborieau, responsabile marketing e comunicazione dell'ANPP. "I francesi mangiano meno a causa dell’inflazione. Le cifre parlano da sole". Mentre i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 18,4%, gli acquisti alimentari dei francesi sono aumentati solo del 4,2%. Di conseguenza, i volumi di acquisto sono diminuiti dell'11,4%. E ovviamente anche la frutta e la verdura hanno risentito di questo calo dei consumi. "Negli ultimi quattro anni, i volumi di acquisto di frutta delle famiglie sono diminuiti di quasi il 5% (9% rispetto alla media degli ultimi 3 anni)".

In questo contesto, si discute sulle soluzioni per rilanciare i consumi. Dopo le stime sul raccolto, grossisti e distributori hanno fornito le loro proposte di soluzione e dei suggerimenti.

Comunicare sui prezzi
Secondo Guy Bernard Cordier, Réseau Le Saint, "la realtà è che esiste una questione economica che riguarda i prezzi". La soluzione è "comunicare sui prezzi. Le mele sono un prodotto poco costoso e i consumatori possono pagarle a pezzo. Bisogna quindi puntare maggiormente su prezzi a porzione piuttosto che sui sacchetti da 2 kg, che sono molto meno invitanti per i consumatori".

Creare nuove abitudini di consumo
Olivier Potel, direttore di Scafel (E.Leclerc) conferma che il prezzo è un fattore importante. "Abbiamo bisogno di prezzi entry-level. Abbiamo registrato un aumento del 100% nelle nostre vendite di frutta e verdura Eco+, ma la segmentazione è altrettanto importante. Non è sui primi prezzi che abbiamo il margine maggiore, quindi abbiamo bisogno anche della gamma base e premium, e la segmentazione avviene attraverso il packaging. In questo caso è difficile vendere il prodotto sfuso, soprattutto per le mele bicolore, perché questo fa abbassare i prezzi".

Una delle strade da esplorare, secondo Olivier Potel, è quella di "creare nuove abitudini di consumo. Abbiamo sempre venduto le mele Gala fino a stagione inoltrata, quindi forse dovremmo smettere di venderle quando iniziano ad avere un sapore un po' meno buono".

Formazione, sensibilizzazione e comunicazione per distributori e consumatori
"Il nostro compito è fare da collegamento tra i flussi di produzione e quelli di distribuzione, ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo anche un ruolo da svolgere nella comunicazione delle informazioni", spiega Eric Pelou della Frutas Sanchez, con sede al mercato all’ingrosso di Lione, chiedendo una migliore formazione per i professionisti e una maggiore comunicazione dei valori del marchio Eco-responsible Orchards ai consumatori. "Dobbiamo lavorare insieme per sviluppare degli strumenti nei negozi che ci permettano di formare i distributori dei nostri prodotti. Vogliamo dimostrare che attraverso la nostra rete di distribuzione e la nostra rete di clienti, anche noi possiamo trasmettere tutti questi valori. Oggi i consumatori vogliono sapere che i prodotti che acquistano nei mercati e nei negozi hanno anche un forte valore sociale".

Targeting millennials
For Laurent Grandin, president of Interfel, we need to target the generation that represents “the consumers of tomorrow. We need to seek out the consumer instincts of a generation that is collectively wanting to eat a more plant-based diet.”

Puntare sui millennial
Per Laurent Grandin, presidente di Interfel, bisogna puntare sulla generazione che rappresenta "i consumatori di domani. Dobbiamo sondare la tendenza consumistica di una generazione che, come gruppo, sceglie un’alimentazione più a base vegetale".

"Le 15.000 tonnellate di mele polacche non ci spaventano!"
Daniel Sauvaitre, presidente dell'ANPP, si chiede cosa "possano fare i produttori per allontanare i grossisti dalle mele polacche".

Didier Marques, presidente dell'UNCGFL, ha ammesso: "Non ci faremo intimidire da 15.000 tonnellate di mele polacche. Abbiamo la disponibilità di diversi distributori in tutta la Francia e molti grossisti sul mercato, troveremo insieme le soluzioni".

Il 31 agosto, in occasione del lancio della campagna, Eco-responsible Orchards ha presentato la sua nuova strategia di comunicazione per incentivare i consumi.