"Abbiamo da poco realizzato un progetto didattico nel campo dell'idroponica, utile agli studenti per comprendere le tematiche legate all'idroponica, alla biologia delle piante, alle scienze ambientali e alla tecnologia, oltre a sensibilizzarli sull'importanza della sostenibilità in agricoltura. Inoltre, tale progetto offre l'opportunità di applicare le conoscenze teoriche nella pratica, incoraggiando la collaborazione e lo spirito imprenditoriale".
Così riferisce Francesco Guarini, uno dei cinque soci della Innotech, azienda all'avanguardia nella sperimentazione di nuove tecnologie, che si dedica a diversi ambiti, dalla robotica all'automazione, dalle energie rinnovabili alla biotecnologia, e che è stata fondata nel 2008.
"L'abbiamo chiamato Grow Box ed è un sistema completamente automatizzato e intelligente, che utilizza la tecnologia avanzata per semplificare il processo di coltivazione idroponica indoor. Tengo a precisare che non ci siamo inventati alcunché di nuovo, abbiamo solo puntato a ridurre le dimensioni del tutto. L'obiettivo - spiega Guarini - è quello di rendere il nostro sistema idroponico il più accessibile possibile in termini di costo iniziale e costi operativi, in modo da poter essere utilizzato da una vasta gamma di utenti".
Un sistema di controllo automatizzato che monitora e regola costantemente la temperatura, l'umidità, la luminosità e la concentrazione di CO2 all'interno della Grow Box, per ottimizzare le condizioni di crescita delle piante.
"Si tratta di una mini-serra (1,5 x 2 metri) dal grande potenziale e che consente, tra le altre cose: il controllo intelligente del clima al suo interno; la gestione dell'acqua e dei nutrienti attraverso un sistema di dosaggio automatizzato; l'implementazione di luci a LED ad alta efficienza energetica e di spettro personalizzabile; la possibilità di monitorare e controllare la Grow Box da remoto attraverso un'applicazione mobile o una piattaforma web".
Un piccolo impianto fotovoltaico posto nella parte superiore della mini-serra alimenta, tramite delle batterie, tutte le componenti energetiche, come le luci, che assorbono la maggior parte dell'energia.
"Il primo esemplare è stato consegnato a un istituto tecnico secondario, ma puntiamo alle scuole agrarie e a portare il nostro progetto fuori dai confini nazionali, al fine di svilupparlo ulteriormente. Ci piacerebbe arrivare in nazioni laddove la siccità e la carenza di risorse idriche sono problemi molto sentiti. E' un'idea ambiziosa, ma speriamo un giorno di riuscirci".
"Il sistema è adattabile a una vasta gamma di ortofrutticoli, come i pomodori. Finora, infatti, abbiamo realizzato un primo step con 36 piante, facendole crescere di circa 30 cm. A fine settembre, partirà invece una nuova sperimentazione nella nostra azienda, con l'ausilio di un agronomo, per completare il ciclo colturale. Questo ci consentirà di calcolare con certezza i tempi di raccolta, che dovrebbero essere accelerati del 500%. In questo caso, le misure in larghezza della Grow Box saranno estese di 50 cm, per un totale di 100 piante".
"Adattarsi alle dimensioni e alle esigenze del cliente finale risulta particolarmente vantaggioso, perché ci permette di offrire soluzioni su misura e soddisfare una vasta gamma di esigenze dei coltivatori indoor", conclude Guarini.
Foto articolo fornite da Innotech
Per maggiori informazioni:
Francesco Guarini
+39 347 886 0162 Innotech
Via della meccanica 12
72015 Fasano (BR)
+39 080 4425378
info@innotechsrl.eu
www.innotechsrl.eu