Al mercato all'ingrosso di Vienna, la campagna turca dell'uva da tavola e dei fichi sta lentamente riprendendo. "A causa della primavera fredda e di un’estate anticipata, si è verificato un ritardo significativo, fino a 2 settimane. Anche la prima consegna di uva da tavola Sultana è stata piuttosto limitata, in termini di calibri dei frutti, ma è stata comunque venduta rapidamente. Per quanto riguarda la seconda consegna, ci aspettiamo già una percentuale maggiore di calibri più grandi", riferisce Ziya Sizgin, amministratore delegato della Uvafruit Handels GmbH, con sede al mercato all'ingrosso di Vienna.
Nei mesi di luglio e agosto, a causa delle vacanze, l'attività nel centro agroalimentare è stata piuttosto limitata. Domanda e offerta sono risultate quindi più o meno bilanciate, secondo Sizgin. "Dalla 33ma settimana, il mercato è tornato ad essere un po' più vivace e mi aspetto che la domanda torni a livelli normali nel giro di una o due settimane".
Oltre ai fichi neri di Bursa (a destra), la Uvafruit Handels GmbH fornisce anche fichi verdi e fichi d'india turchi. Per quest’ultimo segmento di prodotto, tuttavia, l'azienda è in diretta concorrenza con Spagna e Italia.
Calo del raccolto dei fichi
Il secondo prodotto di punta stagionale di origine turca al momento sono i fichi. Da circa tre settimane, sono in vendita i fichi precoci provenienti dalla Turchia meridionale. Sizgin dice: "La stagione è iniziata con la merce proveniente da Mersin, poi è continuata con la regione di coltivazione di Aydin e, da questa settimana, ci sono i primi fichi di Bursa, che sono stati caricati all'origine il 25 agosto. Devo dire che il raccolto anticipato dei fichi si avvicina molto ai fichi di Bursa, anche se quest'ultima origine ha ancora un punto di forza unico. In generale, i fichi turchi sono ora tra i nostri prodotti stagionali più importanti".
I primi segnali indicano un calo delle rese dei fichi, secondo l'importatore. "Il 2023 non sarà sicuramente un anno generoso e probabilmente ci sarà una quantità maggiore di calibri più piccoli, cioè da 20 a 24. In termini di prezzo, è aumentato in linea di massima dal 20 al 30%, rispetto al livello dell'anno scorso. Tuttavia, a causa dell'avvio tardivo della stagione e di una disponibilità di quantità gestibili, la domanda è superiore all'offerta. Insomma, tutti chiedono a gran voce i primi fichi di Bursa. Normalmente sono disponibili fino alla fine di settembre ma, visto l'inizio tardivo della stagione, non escludo che anche il finale di campagna possa essere ritardato di una settimana o due".
L'uva Sultana turca
Aumento dei costi e controlli alle frontiere
Nonostante le numerose sfide, finora le vendite sono andate bene. "Rispetto agli anni precedenti, c’è stato un incremento delle vendite, anche se ovviamente bisogna tener conto dell'aumento dei costi, come quello energetico. In particolare, l'inflazione e i costi di trasporto costantemente alti hanno un forte impatto sulle attività. Nel caso delle importazioni dalla Turchia, dobbiamo affrontare i lunghi controlli alle frontiere e i tempi di transito prolungati al confine bulgaro, che a loro volta hanno un impatto negativo sulla nostra programmazione. Tuttavia, considerando che stiamo lavorando con il settore della vendita al dettaglio di prodotti alimentari, dobbiamo tenere conto di tutti i rischi", spiega Sizgin.
La facciata del nuovo magazzino
Nuovo ampliamento presso il mercato all'ingrosso
Tuttavia, qualche mese fa è stato messo in funzione un nuovo magazzino e questo vuol dire un potenziale raddoppio della capacità. "Con l’ampliamento della sede esistente, abbiamo potuto ingrandire il nostro negozio Cash&Carry e ora siamo uno degli operatori più grandi sul mercato all’ingrosso. In questo senso abbiamo raggiunto il nostro obiettivo", conclude Sizgin.
Foto: Uvafruit Handels GmbH
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