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A colloquio con Luigi Bianchi, direttore di Cesena Fiera

"Il futuro si costruisce solo partendo da idee innovative"

"Siamo soddisfatti del fatto che tante aziende italiane si siano finalmente rese conto del grande salto di qualità compiuto dalla fiera Macfrut negli ultimi anni, in particolare nell'edizione 2023. La nostra è sempre stata una fiera di contenuti, non solo un momento espositivo. E le novità del 2024 vanno proprio in questa direzione". Lo afferma Luigi Bianchi, direttore di Cesena Fiera e referente per le aziende italiane, al quale abbiamo chiesto una riflessione su quanto fatto finora e su cosa attendersi dalla fiera dell'8-10 maggio 2024, in virtù dell'apertura della campagna commerciale.

Luigi Bianchi

"Ho a che fare quotidianamente con le aziende italiane - precisa Bianchi - alle quali chiedo continui riscontri, sia positivi che negativi, e stimoli per migliorarci. Di certo siamo riusciti a fare il salto di qualità sul fronte dell'innovazione, un termine che non significa solo novità tecnologiche, ma anche di idee. Perché il futuro si costruisce solo partendo da idee innovative".

"In seconda battuta, grazie al salone del vivaismo, puntiamo sull'innovazione varietale, che è basilare per affrontare i cambiamenti climatici e le restrizioni che arrivano dalla politica europea. Per questo sottolineo sempre che Macfrut è una fiera diversa, una manifestazione di contenuti: qui le aziende delineano il futuro e la fiera ha il compito di accompagnare e facilitare questo cambiamento".

Bianchi ricorda inoltre che "innovare significa anche dare spazio a comparti che possono sembrare di nicchia ma che, in realtà, sono in crescita e muovono filiere importanti. Pensiamo solo al Salone delle Spezie, un comparto che in Macfrut trova un momento aggregativo e che si apre a tutto il mondo, specie verso l'Asia. Ma notevoli riscontri li abbiamo avuti anche dal Salone del Castagno, con alcune fra le principali imprese italiane che coprono tutta la filiera. La coltivazione del castagno è millenaria, nel nostro paese, eppure siamo deficitari di prodotto e dobbiamo importarlo per decine di milioni di euro ogni anno".

Il team di Macfrut al termine dell'edizione 2023. L'ufficio commerciale è già al lavoro e ha raggiunto numerosi nuovi espositori, in particolare per il settore del pre-raccolta

Bianchi ribadisce di essere a contatto quotidiano con le aziende. "Sono le imprese a fare una fiera, e non viceversa: noi abbiamo il ruolo di facilitare l'incontro, creare contenuti e curare il lato organizzativo. Negli ultimi anni, ho incontrato aziende molto competitive e in crescita, soprattutto del sud d'Italia. Anzi, talvolta le imprese non sono neppure consapevoli del loro potenziale. Qualcuna se ne è resa conto partecipando al Macfrut, confrontandosi con la filiera e ricevendo visitatori nazionali ed esteri".

Cosa aspettarsi quindi dall'edizione 2024? "Siamo già al lavoro dal 6 maggio scorso sulla prossima edizione - dice - Il presidente Renzo Piraccini è sempre proiettato al futuro e Macfrut è una fiera diversa proprio per questo, perché si occupa di ortofrutta 365 giorni all'anno. La presentazione ufficiale avverrà l'11 ottobre a Expo Doha (capitale del Qatar) presso il Padiglione Italia progettato proprio da Cesena Fiera. Il frutto simbolo dell'edizione 2024 sarà l'uva da tavola e avremo il coinvolgimento di aziende italiane e di tutto il mondo, con la Puglia quale regione partner".

"Ma non mancheranno novità anche sul fronte dell'innovazione, specie con i saloni del vivaismo, dell'agrivoltaico, e l'Innovation Hub For Healthy Food, tanto per citarne qualcuno. Insomma, gli ottimi riscontri del 2023 ci hanno spinto ad alzare ancora di più l'asticella della competitività", conclude Bianchi.