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Focus sul mercato mondiale del mirtillo

Il mercato globale dei mirtilli mostra un quadro variegato, con alcune stagioni che volgono al termine, mentre altre devono ancora iniziare. Nei Paesi Bassi si profila un'imminente carenza di mirtilli dalla settimana 22 alla 25, a causa del calo dei volumi di mirtilli marocchini e spagnoli, con conseguente impennata dei prezzi. Anche in Germania si prevede una scarsità di mirtilli a causa della diminuzione delle forniture spagnole e marocchine, che potrebbe portare a uno spostamento verso confezioni più piccole. I coltivatori polacchi stanno monitorando attentamente l'impatto delle gelate notturne sul loro raccolto, che potrebbero influire sia sui volumi che sulle dimensioni delle bacche.

Una nota positiva è rappresentata dalla Serbia, che per la prossima stagione prevede un notevole aumento del 15% della produzione di mirtilli. Nel frattempo la stagione dei mirtilli in Spagna è caratterizzata da una produzione inferiore e da prezzi più alti, aggravati dalla carenza idrica. In Sudafrica e Zimbabwe le prime stagioni dei mirtilli offrono opportunità commerciali vantaggiose. Il Nord America vanta forniture robuste di mirtilli di alta qualità, mentre il Perù mantiene il suo dominio sul mercato cinese dei mirtilli.

Paesi Bassi: prevista una grave carenza sul mercato dalla settimana 22 alla 25
I coltivatori marocchini di mirtilli hanno avuto una stagione molto bella e stabile sul mercato olandese, dove sono riusciti a ottenere prezzi fantastici mentre il raccolto spagnolo è rimasto indietro a causa del clima freddo. La produzione spagnola di mirtilli ha subito un'impennata quando 10-14 giorni fa sembrava che la stagione sarebbe esplosa nella regione di Huelva. Tuttavia, la situazione si è rivelata di breve durata, in quanto i volumi sono diminuiti a partire dal Marocco. I coltivatori spagnoli si sono accorti di questa situazione e quindi anche i prezzi sono già saliti. Dal punto di vista dei coltivatori: buoni prezzi e buona qualità in un mercato molto stabile (in leggero rialzo).

"Il Marocco prevedere di spedire volumi bassi per altre 2 settimane e poi terminerà la stagione. La Spagna dovrebbe continuare per altre quattro settimane. Dalla settimana 22 alla 25 il mercato sarà caratterizzato da una forte carenza e il prezzo tornerà a salire", prevede un commerciante di frutta olandese.

Germania: la domanda non si ferma nonostante l'inflazione
La disponibilità di mirtilli marocchini e spagnoli sta diminuendo un po' sul mercato tedesco, soprattutto a causa delle alte temperature in Spagna. Molti produttori spagnoli stanno già affrontando la fine della stagione, mentre il picco di volume è stato superato anche in Marocco. I primi quantitativi più consistenti provenienti dalla Serbia e dalla Romania non sono attesi prima della metà o della fine di giugno, per cui a breve ci si deve aspettare una carenza di merce. "Probabilmente il prodotto ci sarà, ma è possibile che si passi dalle vaschette da 500 grammi a quelle da 300 grammi per 1-2 settimane", ha detto un commerciante.

La produzione dai tunnel precoci proveniente dalle coltivazioni nazionali dovrebbe arrivare sul mercato a metà giugno, ma quantità rilevanti per il mercato non saranno disponibili prima di un mese. Nonostante il freddo e il gelo, si prevede che il raccolto dell'anno in corso sarà moderato. Sul fronte delle vendite, fino ad ora la domanda è stata ininterrotta nonostante l'inflazione. L'inflazione non sembra incidere tanto sulle vendite quanto sulla produzione in senso lato (coltivazione, lavorazione, confezionamento e logistica).

Francia: mirtilli biologici spagnoli più economici del solito
Attualmente sul mercato francese si trovano mirtilli di origine marocchina e spagnola. La campagna marocchina è iniziata 4 mesi fa e ha registrato alcune irregolarità in termini di volume, ma una qualità generalmente buona e prezzi stabili.

La campagna biologica spagnola terminerà tra 3 settimane. La qualità è stata davvero buona e l'ultimo mese di vendite è stato positivo anche in termini di prezzi (6-7 euro/kg). Per alcuni grossisti di Rungis è stato più interessante lavorare con la produzione biologica spagnola piuttosto che con quella convenzionale, perché la prima era meno costosa della seconda.

La stagione francese dei mirtilli deve ancora iniziare, con il primo raccolto previsto per luglio.

Polonia: gli effetti del gelo notturno sono ancora da vedere
In Polonia è stata attuata una campagna promozionale per educare i consumatori sui benefici dei mirtilli. Il mercato ha registrato una rapida crescita delle importazioni, superando la produzione e le esportazioni. Le importazioni di mirtilli in Polonia sono aumentate del 44% dal 2020 al 2021, raggiungendo le 14.250 tonnellate, con una percentuale significativa di famiglie polacche che ora acquistano mirtilli durante tutto l'anno.

Nonostante la crescita positiva del mercato polacco dei mirtilli, la stagione interna potrebbe presentare alcuni problemi, dato che di recente la Polonia ha dovuto affrontare gelate notturne. È difficile prevedere che tipo di danni causeranno queste gelate. Le temperature minime notturne di maggio sono decisamente normali in questa parte d'Europa e molti coltivatori si limitano a monitorare la situazione, utilizzando spruzzatori d'acqua o nebulizzatori sui campi. La copertura di ghiaccio sui fiori di mirtillo generata dagli spruzzatori d'acqua o dalla nebbia artificiale è come uno scudo naturale per i fiori, una protezione dal gelo. I coltivatori preferiscono valutare le gelate e i loro effetti dopo la metà di maggio o addirittura verso la fine del mese, quando le gelate notturne si interrompono.

Un minor numero di gemme o una leggera correzione dei volumi di mirtillo causata dalle gelate notturne non deve per forza essere una cattiva notizia per i coltivatori. Al contrario, se la pianta ha meno bacche da nutrire, può portare a frutti di dimensioni maggiori. Il clima sarà un fattore importante per la coltivazione dei mirtilli ancora per un po', dato che il ciclo delle stagioni non è più affidabile come un tempo. Di sicuro i coltivatori hanno avuto qualche difficoltà negli ultimi anni, perché gli inverni tendono a essere molto miti e di conseguenza la natura continua a svegliarsi troppo presto, ma poi le temperature fredde tornano a farsi sentire.

Serbia: previsto un aumento del 15% della produzione
I coltivatori serbi si stanno preparando per la prossima stagione dei mirtilli, che comincerà all'inizio di giugno, con un aumento della produzione stimato al 15%, che farà passare il raccolto dalle 6.500 tonnellate della scorsa stagione (2022) alle 7.500 tonnellate previste per la prossima stagione. La Serbia non è stata colpita dalle gelate primaverili all'inizio di aprile e mostra un raccolto di buona pezzatura e qualità e un aumento dei volumi previsti, secondo i rapporti.

Italia: prezzi bassi nonostante una discreta domanda
Richieste di mercato discrete, ma prezzi piuttosto bassi per il mirtillo. Un operatore del nord d'Italia afferma che i consumi sono costanti tutto l'anno ormai, con un picco in estate. La qualità di questo periodo è buona, con frutti in arrivo da Sicilia, Spagna e Marocco. Il problema sta nei prezzi: da 20 giorni a questa parte c'è stato un crollo del 30% in quanto dalla Spagna arriva prodotto a prezzi bassi, che trascina al ribasso anche i prezzi delle altre provenienze. 

La raccolta del mirtillo in alcuni areali della Sicilia quest'anno è iniziata con alcune settimane di ritardo, a metà febbraio, mentre avrebbe dovuto iniziare nella prima decade di gennaio per finire a giugno. Il recupero nel corso della stagione è avvenuto senza particolari problemi. Da giugno in poi subentrerà il prodotto frigoconservato da oltremare, quindi la produzione siciliana non risente molto di concorrenza per il prodotto fresco. La maggior parte dei produttori siciliani promuove coltivazioni sostenibili perché questi fanno un uso di fitofarmaci estremamente mitigato, praticamente a residuo zero.

Spagna: bassa produzione e prezzi elevati
La stagione spagnola dei mirtilli ha superato il suo picco e i volumi stanno già diminuendo. In generale, la produzione è stata inferiore all'anno scorso e i prezzi più alti rispetto alla campagna precedente. I volumi di mirtilli marocchini sono già diminuiti in modo significativo con la fine della stagione, il che si traduce in una maggiore domanda di prodotti spagnoli da parte del Medio Oriente e del Sud-Est asiatico, oltre che in Europa. Pertanto i prezzi dei mirtilli spagnoli sono in aumento e beneficiano di un piccolo vuoto nei mercati, visto che i mirtilli provenienti da Serbia, Polonia e Portogallo sono ancora in fase di avvio e i volumi non sono ancora elevati.

D'altra parte, la carenza d'acqua sta diventando una grande preoccupazione per i coltivatori di piccoli frutti di Huelva, la più grande regione produttrice di bacche in Spagna. Il governo ha tagliato il 25% della fornitura d'acqua per l'irrigazione perché le riserve idriche sono drasticamente ridotte, e questo potrebbe influire sulla produzione di questa stagione, e quindi anche sulla prossima.

Sudafrica: lo Zimbabwe beneficia dell'anticipo della stagione dei mirtilli
In Zimbabwe la raccolta dei mirtilli è iniziata a partire dalla metà di febbraio e ora è iniziata anche nel Sudafrica settentrionale. Entro le prossime due o tre settimane tutti i produttori del nord inizieranno la raccolta. I volumi iniziali saranno destinati al mercato locale, dove i prezzi sono "molto, molto buoni" in questo periodo dell'anno. I volumi aumenteranno e il prezzo si adeguerà di conseguenza nei prossimi mesi.

Al mercato municipale di Johannesburg il prezzo medio dei mirtilli (venduti in cestini da 125 grammi) è attualmente di 236,31 R2 (11,47 euro) al kg, con punte di 180 R2/kg (13,6 euro).

La stagione delle esportazioni inizia ad agosto, quando termina la stagione dell'emisfero settentrionale. La produzione totale del Sudafrica è stimata in 30.000 tonnellate, di cui 25.000 destinate all'esportazione.

In Sudafrica l'espansione del mirtillo si è appiattita; gran parte dell'attuale processo di piantagione consiste nella sostituzione di varietà. La crescita si rileva in Zimbabwe, con nuove espansioni e piani per nuovi progetti e l'interesse di investitori stranieri provenienti da Regno Unito, Stati Uniti e Medio Oriente, nonché di agricoltori zimbabwani che si stanno orientando verso i mirtilli.

"C'è sicuramente molto interesse a piantare mirtilli in Zimbabwe", conferma il consulente tecnico di una delle grandi aziende produttrici di mirtilli che possiede aziende agricole nel paese. Secondo lui, la superficie coltivata a mirtilli in Zimbabwe è stimata tra i 400 e i 600 ettari, che potrebbero crescere fino a quasi 1.000 ettari, in gran parte concentrati intorno ad Harare.

I mirtilli dello Zimbabwe sono più precoci di quelli sudafricani, il che offre loro una redditizia finestra iniziale sul mercato sudafricano, da marzo a giugno, quando i volumi sono elevati.

L'Africa meridionale - ci sono piantagioni di mirtilli anche in Namibia e Zambia - è in concorrenza con il Perù, dice un esportatore, e finché la qualità è alta, ne beneficia l'intera regione.

Nord America: ottima qualità e pezzatura
In Nord America le forniture di mirtilli procedono ottimamente. "La Georgia ha superato il picco di produzione e terminerà con le varietà a cespuglio alto nella prossima settimana o giù di lì - dice uno spedizioniere - La prossima settimana caricheremo il nuovo raccolto dalla Carolina del Nord. È un po' più tardivo del previsto, ma con una finestra stagionale particolarmente lunga ha il potenziale per essere il commercio più esteso dell'est".

La qualità e la pezzatura delle bacche sono partite molto bene.

Mentre la Georgia si avvia alla conclusione, la Carolina del Nord continuerà a rifornire la costa orientale fino a metà luglio, mentre all'inizio di giugno la produzione inizierà anche in New Jersey. Sulla costa occidentale i mirtilli arriveranno dal Messico fino a maggio, poi la California avrà una stagione forte da giugno a fine agosto. "Dopo di che si comincerà con le produzioni di Washington e della Columbia Britannica, dove ci aspettiamo una stagione molto robusta. Queste regioni riforniranno sia l'Est che l'Ovest con prodotti peruviani fino alla fine dell'anno", afferma lo spedizioniere.

Per quanto riguarda la domanda, la si può definire forte sulla costa orientale, in particolare con la produzione nazionale. Negli Stati Uniti i mirtilli hanno guadagnato popolarità tra i consumatori, con un tasso di penetrazione del mercato del 45% e un volume di vendite di quasi 2 miliardi di dollari. Secondo un sondaggio, il 41% dei consumatori statunitensi considera i mirtilli il proprio frutto preferito, evidenziandone l'importanza sul mercato.

Cile: le esportazioni sono destinate a calare del 20%
Il Cile, alle prese con le sfide del rinnovamento varietale, sta rivalutando le proprie strategie di produzione ed esportazione di mirtilli. La quota di mercato dei mirtilli cileni a livello globale è influenzata da nuovi paesi produttori come Perù, Messico, Marocco e Cina. Il Cile intende perseguire nuove strategie di diversificazione, poiché si prevede che la quantità di mirtilli freschi cileni esportati diminuirà del 20%, passando da 110mila a 87.000 tonnellate, nella stagione 2022/23.

Perù: le esportazioni verso il mercato cinese continuano a crescere
Il Perù, leader mondiale nella produzione e nell'esportazione di mirtilli, ha aumentato la produzione del 37,5% nel primo trimestre del 2023. Ciò è dovuto principalmente all'espansione delle aree di produzione. durante la scorsa stagione, inoltre, il paese ha aperto una serie di nuovi mercati per garantire che i maggiori volumi vengano assorbiti e che la ripartizione delle esportazioni sia più uniforme per non sovraccaricare i mercati e scongiurare il calo dei prezzi. Il Perù è anche il principale fornitore del più grande importatore del pianeta di questa bacca, ovvero la Cina. Nel 2022 il Paese ha inviato al mercato cinese 35.890 tonnellate delle 42.847 tonnellate che la Cina ha acquistato, il che rappresenta un aumento del 44,8% rispetto alle importazioni del paese nel 2021, secondo i dati dell'USDA.

Nella campagna 2022/23 la Cina ha concentrato il 16% della quota di esportazione nella campagna dei mirtilli peruviana, con spedizioni per 222 milioni di dollari, che hanno rappresentato un aumento del 29% del valore delle vendite rispetto alla campagna precedente con un prezzo che ha raggiunto i 5,92 dollari al chilogrammo, riuscendo a superare quello della campagna 2021/22 fino al 18%, aggiunge un rapporto di mercato della società di consulenza peruviana Fresh Fruit.

La crescita del Perù nel mercato cinese dei mirtilli è stata sicuramente rapida. Nel 2018 le sue spedizioni ammontavano a sole 5.657 tonnellate, pari al 36,8% del totale esportato; nel 2019 ha raddoppiato le spedizioni, superando il Cile come maggior fornitore di mirtilli alla Cina, aumentando la sua partecipazione al 54%; e nel 2022, secondo un recente rapporto dell'USDA, le spedizioni triplicheranno rispetto al 2019, rappresentando l'83,7% del totale dei mirtilli importati dalla Cina, dove si prevede che il consumo di mirtilli crescerà costantemente nei prossimi anni.

"Con l'obiettivo di espandere la quota di mercato, i mirtilli del Perù arrivano sempre più presto sul mercato cinese. Il primo lotto di mirtilli peruviani della stagione 2022 era sugli scaffali delle principali piattaforme di vendita al dettaglio di fascia alta a luglio. A causa del lancio anticipato dei mirtilli peruviani e del lancio massiccio di mirtilli nazionali nello stesso periodo, la quota di mercato dei mirtilli canadesi si è ridotta. Infatti, "a partire dal 2020 i mirtilli canadesi sono apparsi raramente sul mercato".