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Un progetto di Perfarelalbero

Moria del kiwi: prove triennali in un campo sperimentale

Il kiwi è una coltura storica, in ItaliaNon è un caso che le problematiche relative alla coltivazione dell'actinidia siano oggetto di numerosi studi.

Nel nostro Paese, la moria del kiwi è una sindrome che desta preoccupazioni soprattutto negli areali dove la coltivazione avviene ormai da lungo tempo. I risultati delle indagini finora condotte con lo scopo di identificare le possibili cause e concause che portano a una perdita di capillizio radicale, alla degenerazione dei vasi xilematici e a un progressivo (in alcuni casi repentino) deperimento della pianta, evidenziano che la moria si origina in condizioni dove non viene adottata una corretta gestione agronomica degli impianti, ma soprattutto dove non vengono gestiti correttamente gli interventi irrigui sia in termini di frequenza sia di quantità di acqua apportata.

Moria kiwi

In questo contesto, al fine di testare in campo le strategie e le possibili soluzioni studiate dagli esperti per contenere il fenomeno, i tecnici di Perfarelalbero stanno ultimando in agro di Scanzano Jonico (Matera) una prova sperimentale di circa 3 anni in un actinidieto di varietà a polpa gialla, messo a dimora nel 2016, in cui si denotano problemi di moria a diversi stadi.

A fornirci maggiori informazioni sul progetto è Maurizio Tancredi, agronomo di Perfarelalbero. "L'appezzamento, di circa un ettaro, è di nostra proprietà ed è stato suddiviso in tre macro settori all'interno dei quali sono stati prelevati dei campioni di terreno per le analisi chimico-fisiche e fitopatologiche. Per la valutazione del contenuto idrico del suolo e dell'attività dell'apparato radicale stiamo impiegando sonde multilivello Sentek "Drill & Drop", le quali misurano a diverse profondità del suolo il grado di umidità e la temperatura del terreno nelle diverse ore della giornata. Esse sono collegate da remoto a un software accessibile da dispositivi mobili che trasmettono i dati in tempo reale".

Maurizio Tancredi nel campo sperimentale

Attraverso l'impiego di sonde multilivello Sentek Drill & Drop verrà quindi valutato il contenuto idrico del suolo e l'attività dell'apparato radicale, per verificare come i diversi sistemi e i diversi volumi di acqua possano influenzare il benessere della pianta al fine di massimizzare le rese e le produzioni.

L'obiettivo che i tecnici di Perfarelalbero si sono prefissati è quello di caratterizzare dal punto di vista microbiologico la rizosfera delle piante sintomatiche e di verificare se, con l'apporto di volumi di acqua appropriati, sia possibile arginare la diffusione della moria e di recuperare le piante colpite.

Campo sperimentale in fase di ultimazione a Scanzano Jonico

Il protocollo sperimentale prevede anche l'analisi di altri fattori e cofattori che possono contribuire al benessere della pianta. "Oltre alla corretta irrigazione - riprende l'agronomo - ci siamo focalizzati sull'apporto di sostanza organica e sull'impiego di sostanze di base come il tannino di castagno e biostimolanti. Tuttavia, prima di suggerire ai nostri clienti specifici prodotti, vogliamo esserne certi che funzionino".

Per maggiori informazioni:
Perfarelalbero 
Via lido 13
75025 Policoro
(+39) 392 8081522 - 329 7407677
info@perfarelalbero.it
perfarelalbero.it


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