Secondo l'ultimo rapporto sul monitoraggio rafforzato delle importazioni di agrumi Ue, nei primi due mesi del 2023 (gennaio-febbraio) l'Unione europea ha importato 76.843 tonnellate di arance, con un notevole aumento del 76,6% (+33.326 ton) rispetto agli stessi mesi del 2022 e del 9,9% (+6.900 ton) rispetto alla media delle ultime 5 campagne.
"Questo incremento è dovuto alla ripresa e all'aumento medio delle importazioni dall'Egitto, che in questi due mesi sono aumentate del 172,1% (+42.000 ton) rispetto al 2022 e del 47,6% (+21.400 ton) rispetto alla media", si legge nel rapporto.
Tra settembre e febbraio della campagna 2022-23, l'Ue ha importato 434.477 tonnellate, ovvero il 14,5% (+55.111 ton) in più rispetto allo stesso periodo della campagna 2021-22 e il 5,6% (24.000 tonnellate) in più rispetto alla media.
Il Sudafrica è stato il principale fornitore in questo periodo con 285.368 tonnellate, pari al 65,7% di tutte le importazioni. Ha aumentato le spedizioni del 12,9% (+32.673 ton) rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e del 19,4% (+46.400 ton) rispetto alla media.
"Seguono l'Egitto (con una quota del 15,8%), che ha aumentato il suo volume del 45,7% (+21.600 ton) rispetto alla media; lo Zimbabwe (6,2% della quota), che ha anch'esso aumentato il suo volume di esportazioni del 25,6% (+5.500 ton), e l'Argentina (4,2% della quota), che ha diminuito il suo volume di esportazioni dell'11,2% (-2.300 ton) rispetto alla sua media".
"Il volume del Marocco, invece, è diminuito del 58,8% (-11.500 ton) rispetto alla media e non ha raggiunto il 2% della quota, riducendo la sua quota di quasi 3 punti".
Il rapporto completo, pubblicato il 14 marzo dal Ministero dell'agricoltura, della pesca e dell'alimentazione, è disponibile a questo link.