Nonostante la pandemia e i lockdown, i progetti innovativi nell'ambito del settore idroponico di Plastic Box, azienda con sede in provincia di Verona, specializzata nella produzione di packaging in plastica riutilizzabile e di pannelli galleggianti in plastica per floating system (cfr. FreshPlaza del 30/01/2019), non si sono arenati.
"Fortunatamente - racconta il direttore commerciale Damiano Ghirlanda - le cose per noi sono andate molto bene. Il nostro comparto è stato tra i pochi a essere risparmiato dalla pandemia: abbiamo sempre lavorato, essendo una risorsa fondamentale per l'industria agroalimentare".
"Negli ultimi anni, inoltre, abbiamo avviato un'importante collaborazione con un leader italiano nei circuiti di pooling per la grande distribuzione, dove andremo a produrre oltre 5 milioni di imballaggi riutilizzabili con tecnologie di tracciabilità barcode, QR-code e RFID", spiega Ghirlanda. "Questa importante collaborazione ci ha permesso di implementare i nostri sistemi di automazione nella produzione di casse in plastica e di ampliare la nostra gamma di prodotti, sia con materiali tradizionali sia con materiali detectabili di seconda generazione, che aumentano le perfomance meccanico-strutturali degli imballaggi e riducono drasticamente il rischio di inquinamento da corpo estraneo nel prodotto finito imbustato".
Ad oggi, la Plastic Box vanta oltre 100 modelli diversi, tra casse a recupero volumetrico (logistiche), casse tradizionali e prodotti specifici per i vari settori merceologici (dal settore avicolo, a quello delle acque minerali, fino a settori molto specifici come quello vitivinicolo riguardante l'appassimento delle uve).
Per quanto concerne la divisione idroponica, Plastic Box ha depositato alcuni brevetti internazionali riguardanti il design dei propri pannelli. Grazie al particolare disegno delle pedane galleggianti, infatti, è possibile la coltivazione delle verdure in condizioni drastiche di temperatura dell'acqua e di quantità di ossigeno disciolto in essa (fondamentale per la respirazione profonda delle radici).
"Abbiamo inoltre iniziato varie collaborazioni con player mondiali nel settore della vertical farming - aggiunge Ghirlanda - Ad oggi vantiamo rapporti in molte nazioni nel mondo, tra cui Germania, Paesi Bassi, Regno Unito, e oltreoceano con Singapore e Stati Uniti. Al contempo abbiamo anche ampliato la nostra gamma di pannelli galleggianti, tutti rigorosamente realizzati in HDPE per alimenti, sia per la coltivazione di insalate adulte di varie dimensioni, che per baby leaf".
L'ultimo progetto, in ordine temporale, riguarda la partnership con la startup innovativa Kilometro Verde (cfr. Freshplaza del 29/11/2022). "Siamo diventati partner tecnico e strategico nel nuovo progetto riguardante la realizzazione di un impianto di ultima generazione per la coltivazione di insalata, che sarà la più grande vertical farm d'Europa", sottolinea Ghirlanda.
"Ad oggi le coltivazioni idroponiche sono sicuramente una nicchia di mercato, soprattutto nella coltivazione delle insalate, ma nei prossimi anni, se si riuscirà a dimostrare la sostenibilità economico-finanziaria degli investimenti, si assisterà a una vera e propria crescita esponenziale del settore - evidenzia Ghirlanda - D'altronde i problemi fitosanitari, la penuria di risorse idriche e la mancanza di personale da impiegare in campagna costringeranno sempre di più i coltivatori a investire in tecnologie alternative".
"Il futuro - conclude il direttore commerciale della Plastic Box - è sicuramente nella coltivazione fuori suolo dei prodotti ortofrutticoli, dove si ha un controllo totale di tutto il processo produttivo, con riduzioni significative delle quantità d'acqua, dei fertilizzanti e dei fitofarmaci utilizzati, e al contempo una massimizzazione delle quantità prodotte per metro quadrato".
Per maggiori informazioni:
Damiano Ghirlanda - direttore commerciale
Plastic Box Srl
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d.ghirlanda@plasticboxsrl.com
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