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Focus sul mercato mondiale del limone

Attualmente il mercato dei limoni in Europa è caratterizzato da una domanda stabile, con una certa variazione dei prezzi. Secondo un importatore olandese, il mercato sta registrando una buona domanda di limoni, con prezzi per il prodotto di categoria Extra che raggiungono i 16-17 euro. Tuttavia, sul mercato olandese si registra una maggiore concorrenza da parte degli importatori. In Germania, il mercato è dominato dai limoni spagnoli e turchi, con vendite e prezzi stabili. In Italia, le vendite di limoni sono in calo a causa dei prezzi più bassi e dell'aumento dei costi di produzione. In Spagna, invece, la campagna dei limoni è iniziata con un raccolto più tardivo del solito e con volumi inferiori, ma i prezzi rimangono stabili e il settore confida in una ripresa dei consumi a partire da febbraio. Nel complesso, il mercato dei limoni in Europa sta vivendo un equilibrio tra domanda e offerta.

Paesi Bassi: la domanda di limoni continua a crescere
Il mercato dei limoni olandese gode attualmente di una domanda stabile e buona. "Si notano differenze di prezzo tra la classe Extra, dove i prezzi arrivano a 16-17 euro, ma anche per le varietà standard le quotazioni sono ancora a un livello intorno ai 14-15 euro", osserva un importatore olandese, il quale prevede che l'attuale situazione di mercato continuerà nel prossimo futuro. "Tuttavia, sul mercato olandese si nota una maggiore concorrenza da parte degli importatori di limoni. Per noi è più facile recuperare la differenza con le arance e i mandarini".

Belgio: previste poche fluttuazioni
"Dopo le festività la domanda di limoni è aumentata fino a raggiungere un buon livello e il mercato è in equilibrio al momento - afferma un commerciante belga - Lavoriamo principalmente con i limoni Tyler spagnoli e l'offerta, sebbene un po' inferiore agli anni precedenti, è in linea con la domanda. Naturalmente, in generale la raccolta degli agrumi in Spagna è un po' più laboriosa, quindi i prezzi sono relativamente più alti. Tuttavia, finché si tratta di agrumi di buona qualità, la gente è disposta a pagare un prezzo più alto. Non mi aspetto che ci siano molte fluttuazioni nel mercato nel prossimo periodo".

Germania: un mercato attualmente dominato da Spagna e Turchia
Il Primofiore spagnolo e l'Interdonato turco dominano l'attuale mercato tedesco. A questi si aggiungono alcuni lotti italiani non trattati. Nel complesso, le vendite sono abbastanza stabili, così come i prezzi di gennaio. A Francoforte i prezzi della frutta spagnola sono aumentati subito dopo il fine settimana. A Colonia, invece, i prezzi sono in calo. Nel frattempo, i grossisti di Berlino segnalano riduzioni di prezzo per i limoni turchi.

Negli ultimi anni la Spagna ha continuato a dominare le forniture sul mercato tedesco, con una quota di mercato complessiva del 70-80%. Altri fornitori importanti sono l'Italia, il Sudafrica e il Brasile.

Italia: vendite in calo
In Sicilia, nonostante il forte ritardo sulla stagione di 40 giorni, il limone di Siracusa risulta essere in linea con gli standard abituali. Tuttavia la siccità prima, e il forte caldo dopo, hanno dato diversi problemi che i produttori hanno dovuto affrontare e superare. I punti più critici hanno riguardato l’accrescimento, la maturazione e la colorazione dei frutti. Purtroppo è mancata anche la pioggia e il freddo per troppo tempo e questo ha penalizzato la tempistica e la commercializzazione. A questo bisogna aggiungere l’aumento dei costi che non permettono di avere una corretta remunerazione. Per il limone siciliano, i mercati, sia italiani che esteri, hanno un andamento abbastanza lento. I prezzi sono, infatti, più bassi dell’anno scorso e, considerando la maggiore spesa per la produzione, ciò si traduce in un indice di crescita davvero basso o inconsistente. Al momento il limone quota 0,60 euro, già raccolto, per la merce di buona qualità destinata al consumo fresco, con una maggiorazione di 0,10 euro per il prodotto biologico.

"I limoni stanno vivendo un momento commerciale non entusiasmante. Allo stato attuale, tutto il sud Italia è in produzione e l'offerta immessa sul mercato è abbondante - sostiene un produttore della Campania - Per quanto riguarda i prezzi, il limone premium si vende bene, a non meno di 2 euro/kg, ma sul mercato è presente anche prodotto non premium, con prezzi a partire da 0,70 euro/kg. L'export è fermo e si risente della presenza di merce spagnola sul mercato europeo. L'andamento climatico, segnato da temperature elevate rispetto alla media del periodo, sta facendo accelerare il processo di colorazione del limone, e questo non giova alla tenuta del frutto sulla pianta. Infatti, credo che quest'anno la campagna terminerà prima, verso aprile".

I limoni vengono acquistati da oltre il 69% delle famiglie italiane (dati GfK Consumer Panel). Guardando ai canali distributivi, ipermercati e discount hanno famiglie acquirenti limoni stabili negli ultimi due anni, mentre i supermercati - che sono il canale più grande con quasi 12 milioni di famiglie - sono in leggera contrazione.

Spagna: un buon equilibrio tra domanda e offerta
La campagna spagnola dei limoni è iniziata con un raccolto più tardivo del solito e con volumi inferiori rispetto alla stagione precedente. Fino a questo punto dell'anno il raccolto mostra una carenza di grossi calibri, generalizzata a tutta la famiglia degli agrumi. I prezzi rimangono stabili tra 0,35 e 0,40 euro/kg sull'albero, leggermente superiori a quelli delle campagne passate. Tuttavia, i volumi di limoni Primofiore esportati dall'inizio della campagna sono tra il 7 e l'8% inferiori a quelli della stagione 2021/22 e sono al di sotto della media degli ultimi 4 anni.

Come sempre accade il mese di gennaio si trova ad affrontare una bassa domanda dopo le festività natalizie. Tuttavia, il settore è fiducioso che il consumo inizierà a risalire a partire da febbraio. In ogni caso, la minore offerta disponibile in questa campagna mantiene una situazione di equilibrio tra domanda e offerta. La concorrenza turca è stata molto bassa fino a Natale, per via del forte calo del raccolto di Interdonato, dovuto alle gelate. Dall'inizio di gennaio, però, le loro esportazioni sono aumentate con la varietà Lamas: volumi soddisfacenti che stanno causando una maggiore pressione sui limoni spagnoli nei mercati dell'Europa orientale.

I limoni, insieme ai pompelmi, sono gli agrumi che in proporzione hanno mostrato una crescita maggiore nel 2022, rispetto all'anno precedente. Forse ora questo aumento sta iniziando a rallentare, tenendo conto che con la superficie disponibile c'è già un notevole potenziale produttivo, oltre all'incertezza creata dalla disponibilità di acqua nelle principali aree di coltivazione. In primavera inizierà la raccolta del limone Verna, che si prevede sarà simile alla scorsa stagione, in termini di volumi.

Turchia: inizio tardivo e bassi volumi causano una stagione lenta
La stagione agrumicola turca è iniziata con due settimane di ritardo rispetto al normale, pertanto la Turchia ha sperimentato un inizio di vendita degli agrumi più lento del solito. Inoltre, l'agrume turco ha registrato bassi volumi nella maggior parte delle varietà precoci di limoni, pompelmi e mandarini, per cui anche i prezzi non sono stati favorevoli. Ciò ha contribuito a rallentare ulteriormente la stagione. Attualmente la situazione è migliore rispetto all'inizio. Nonostante la concorrenza, la Turchia sembra essere più forte sul mercato russo e dell'Europa orientale, mentre l'Egitto si concentra maggiormente sui mercati mediorientali.

Sudafrica: i coltivatori diffidano dall'inviare limoni precoci in Cina
La stagione dei limoni precoci è iniziata nel nord del Sudafrica, con i primi prodotti esportati verso il Medio Oriente, per la preparazione al Ramadan. La Turchia sta terminando la sua stagione dei limoni e in Medio Oriente i primi volumi sudafricani dovrebbero sovrapporsi agli ultimi limoni turchi.

"C'è un enorme fattore di attrazione per i limoni, in particolare dalla Cina, con un effetto secondario dal sud-est asiatico, dove i mercati stanno dimostrando un nuovo interesse per quest'area - afferma un esportatore di limoni - C'è grande interesse anche da Hong Kong".

Tuttavia, i coltivatori di limoni si sono già scottati in passato. Infatti, i limoni sono molto suscettibili ai danni causati dal protocollo a freddo richiesto dalla Cina. Anche con la recente modifica, resta rischioso inviare i limoni precoci alla temperatura richiesta.

Verso l'ottava-dodicesima settimana gli esportatori del Limpopo ritengono che il rischio di danni da freddo sia minore, ma in questo periodo dell'anno i produttori sono molto cauti nell'inviare limoni in Cina, nonostante la forte domanda.

In Europa, il passaggio ai limoni dell'emisfero meridionale dovrebbe essere più o meno in linea con quello dello scorso anno.

Un responsabile del centro di imballaggio di Hoedspruit afferma che il raccolto precoce sta raggiungendo un picco di 88 e 113 e la qualità sembra buona. Secondo quanto riportato a FreshPlaza, i limoni di Hoedspruit hanno raggiunto la maturazione dieci giorni prima del solito.

A livello locale il mercato dei limoni è stato molto irregolare, con un aumento considerevole degli operatori - soprattutto del Limpopo - sul mercato (negli ultimi anni c'è stata un'ampia espansione dei limoni).

"Il fattore di attrazione che il mercato locale ci offriva per i limoni all'inizio della stagione e durante il periodo natalizio è diventato a volte un fattore di spinta - afferma un fornitore di limoni - Abbiamo avuto molte piogge a dicembre e l'imballaggio locale è stato fermo a lungo. I prezzi oscillavano a seconda che ci fosse pioggia o sole nelle regioni di produzione".

Il Limpopo continua la sua campagna di limoni fino alla fine di marzo, quando arriverà il Capo Orientale con volumi maggiori.

Si parla di una domanda internazionale nulla per il succo di limone e quindi ci sarà poca richiesta per i calibri impopolari (189, 216) e alcune specifiche non saranno disponibili dall'inizio della stagione.

Cina: il recente picco di Covid spinge il consumo interno
Secondo un produttore ed esportatore cinese di limoni, "il prodotto fresco è arrivato sul mercato cinese a metà settembre. La stagione di raccolta continua fino alla fine di dicembre. La qualità del prodotto è migliore quest'anno rispetto agli anni precedenti, ma il volume complessivo della produzione è diminuito di quasi il 40%. Alcuni alberi di limone hanno subito danni da gelo a causa delle basse temperature e della siccità primaverile. Inoltre, alcuni agricoltori hanno difficoltà a gestire le piantagioni durante la pandemia. Questo è un altro motivo per cui il volume di produzione è diminuito quest'anno".

Il consumo di limoni in Cina ha registrato un aumento a dicembre e gennaio. La domanda è trainata dall'elevato numero di infezioni da Covid, dall'influenza e dagli scopi antinfiammatori che i consumatori cinesi collegano alla vitamina C e al consumo di limoni. Ultimamente i coltivatori di limoni cinesi stanno puntando alla Russia, al Sud-Est asiatico e al Medio Oriente per i mercati di esportazione.

Nord America: prospettive positive per la stagione
In seguito alle recenti piogge che hanno colpito la California, le scorte di limoni si sono ridotte e i livelli di stoccaggio sono in calo. "Tuttavia, considerando anche ciò che è sugli alberi, l'offerta è buona - afferma uno spedizioniere - Il raccolto proviene prevalentemente dal distretto n. 1, seguito dal distretto n. 3 che sta concludendo rapidamente e dal distretto n. 2 che sta appena iniziando".

Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, il D3 ha una situazione simile in termini di raccolto sugli alberi. "Il D1 e il D2 hanno avuto grandi volumi l'anno scorso e ci si aspetta un calo del 10-15% nel D1 rispetto all'anno scorso, mentre il calo previsto nel D2 è del 5% - spiega - Naturalmente, questa stima è fluida a causa delle piogge e del probabile aumento della pezzatura".

Tra le altre regioni produttrici mondiali si annoverano Spagna, Turchia, Italia e Cina.

Nel frattempo la domanda è stata solida, anche se, secondo lo spedizioniere, ci sono stati alcuni rallentamenti qua e là, a seconda del clima registrato negli Stati Uniti e in Canada (tra cui il freddo estremo registrato alla fine di dicembre). "Ci aspettiamo di vedere la solita attenzione per la vendita al dettaglio durante l'inverno, quando gli agrumi saranno più presenti nell'offerta. Il servizio di ristorazione è stato costante e ci aspettiamo che la domanda aumenti con l'arrivo della primavera, con il clima più caldo e l'inizio della Quaresima".

A loro volta i prezzi sono aumentati rispetto a qualche settimana fa, poiché i livelli nelle scorte iniziano a diminuire. Tuttavia, secondo lo spedizioniere, i prezzi sono complessivamente simili a quelli dello stesso periodo dell'anno scorso, anche se le sfide per i prezzi comprendono sia il continuo aumento dei costi di produzione sia il dollaro forte che influisce sul tasso di cambio per le spedizioni di esportazione.

In prospettiva, però, si prevede che nelle prossime settimane le piogge si attenueranno intorno al 20 gennaio, quando si prevede la formazione di una cresta di alta pressione. "Naturalmente, potrebbero riprendere quando arriveremo a febbraio. È un po' lontano per fare previsioni in questo momento - dice - Ci saranno limoni, ma si tratterà di qualità e dimensioni specifiche. Su questo influiscono anche le temperature costantemente fresche o fredde che abbiamo registrato in California e in Arizona".

Argentina: speranze per il 2023 dopo l'amara stagione 2022
Per il 2023 i produttori di limoni in Argentina, uno dei principali Paesi esportatori del frutto, sperano di concentrarsi sulla riduzione dei costi dei fattori produttivi, su prezzi di spedizione migliori e su mercati che li ricompensino equamente. Il 2022 è stato un anno amaro per il settore dei limoni argentino. Soprattutto a causa dell'aumento di oltre il 100% dei costi logistici, nulla è stato facile. I prezzi sul mercato sono stati tra i più bassi degli ultimi tre anni. I produttori hanno dichiarato di avere perso denaro.

Un produttore di Tucuman, la principale zona di produzione di limoni in Argentina, si concentrerà maggiormente sui limoni biologici per soddisfare la crescente domanda del mercato statunitense.  I produttori sperano di recuperare completamente nel 2023 dopo le perdite della scorsa stagione.

Inoltre, il Paese intende collaborare più strettamente con la Spagna per garantire che i mercati non vengano riforniti eccessivamente e che i prezzi rimangano stabili. Anche i produttori di Tucuman sono in stretto contatto con la Spagna per far fronte a eventuali carenze della stagione finale di questa nazione europea.

Per quanto riguarda le esportazioni verso l'Unione europea, secondo i dati condivisi dal Ministero dell'Agricoltura spagnolo, tra gennaio e ottobre 2022 le spedizioni di limoni argentini verso il mercato comunitario hanno recuperato rispetto allo stesso periodo del 2021, aumentando del 13% e totalizzando 120.172 tonnellate.

Tuttavia, con i dati fino al mese di ottobre, ovvero quelli disponibili fino ad ora, il Sudafrica "spodesta l'Argentina come primo fornitore e aumenta la sua quota di 16 punti" - come sottolinea il rapporto -, fino a raggiungere una quota di mercato in questo periodo del 47,5%. Infatti, il paese dell'Africa meridionale ha "quasi raddoppiato i suoi volumi (+87,7%, +95.500 ton) rispetto alla media, mentre le importazioni dall'Argentina sono diminuite del 10,5% (-14.000 ton), perdendo poco più di 11 punti di quota di mercato e attestandosi al 28%".

Questo calo delle spedizioni è più evidente a settembre e ottobre, i primi due mesi della campagna spagnola 2022/23, in cui l'Argentina ha registrato un significativo calo anno su anno del 77,8% (53,5% se si considera la media delle ultime 5 campagne), passando dalle oltre 38.000 tonnellate spedite negli stessi mesi del 2021 alle poco più di 8.400 contate in questa stagione, secondo l'ultimo rapporto di monitoraggio rafforzato delle importazioni di agrumi nell'Ue pubblicato mensilmente dal ministero spagnolo.

Australia: previsti numeri da record in alcune aree
L'industria agrumicola australiana si aspetta un numero record di limoni da raccogliere nel Far North Queensland (FNQ) per quest'estate, grazie all'espansione dell'industria agrumicola nella zona e al bel tempo. Un rappresentante dell'industria ha dichiarato: "Negli ultimi 3-4 anni abbiamo assistito all'espansione dei frutteti esistenti e alla realizzazione di nuovi frutteti nel FNQ e questi alberi stanno entrando in produzione ora. Le condizioni meteorologiche sono state buone durante le fasi di fioritura e di allegagione, il che ha portato a un raccolto abbondante".

I coltivatori hanno effettuato raccolte mirate da ottobre a dicembre, mentre la raccolta completa è in corso da gennaio a marzo. I coltivatori australiani sperano che i volumi continuino a crescere nelle prossime stagioni, in modo da sostituire quelli importati dagli Stati Uniti e dall'Egitto durante l'estate per soddisfare la domanda dei consumatori e raggiungere l'obiettivo di una fornitura per tutto l'anno.

"Il nostro settore ha compiuto uno sforzo concertato per soddisfare la domanda di limoni australiani da parte dei consumatori australiani durante l'estate ed è un merito dei nostri coltivatori se ora ci troviamo in questa posizione", ha dichiarato un operatore.